La fotografia negli anni ’60
Negli anni ’60 la fotografia non viene più considerata uno strumento per riflettere sul mondo, ma diventa una sorta di “magazzino” da cui tratte motivi iconografici.
La fotografia è infatti nel frattempo diventata in misura sempre maggiore uno strumento di massa, grazie anche alla diffusione della pellicola Kodak e alla commercializzazione della nuova Istamatic Kodak nel 1963.
→ veicolo di riflessione sullo statuto linguistico della fotografia stessa.
Nel 1962, Ed Ruscha aveva realizzato una serie di scatti fotografici dedicati a 26 stazioni di servizio del sud degli Stati Uniti, che confluiscono poi nel libro fotografico intitolato 26 stazioni di servizio.
Ed Ruscha aveva realizzato questi scatti in successione attraverso l’ausilio di un dispositivo apposito mentre guidava la propria auto. Egli sceglie di fotografare quando il sole è più alto, in modo tale da far scomparire quasi totalmente le ombre e far prevalere un senso di neutralità.
Più o meno nello stesso periodo possiamo collocare l’attività dei coniugi Bernd e Hilla Becher, protagonisti assoluti della seconda metà del XX secolo sia sul piano della fotografia sia come esponente della cosiddetta “Scuola di Dusseldorf”.
• I soggetti si trovano tutti alla stessa distanza dall’obiettivo.
• Stesso orientamento.
• Assenza di distorsioni prospettiche.
• Neutralizzazione del cielo, che appare sempre sullo sfondo.
Anche con il fotografo Duane Michals la fotografia ha ormai abbandonato completamente la sua prospettiva di partenza, cioè di testimonianza del reale, per collocarsi invece al confine tra realtà e finzione.
Nel 1973, Michals pubblica il suo libro fotografico intitolato Things are queer, all’interno di cui il fotografo abbandona la foto singola in favore delle sequenze fotografiche: sembra di trovarci davanti a 9 tavole diverse che illustrano una storia, evidentemente già allestita, in cui l’immagine di un bagno all’inizio funge anche da chiusura e la gamba a grandezza naturale posta contro il bagno in miniatura ci immerge in una situazione di finzione.
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Dettagli appunto:
- Autore: Roberta Carta
- Università: Università degli Studi di Cagliari
- Facoltà: Beni culturali
- Esame: Teoria e Storia della fotografia/e
- Docente: David Bruni
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