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Selma Fraiberg



Alla fine degli anni 70 inizio anni 80 lavora negli USA con famiglie molto disagiate e problematiche. Formula delle ipotesi e sulla base di esse formula un metodo di lavoro che consiste sia sull'osservazione della relazione sia su un approccio clinico con interviste. La Fr ipotizza che il genitore, in situazioni problematiche, tende a proiettare sul bambino aspetti del proprio passato, della propria relazione con i genitore, e di se stesso (parla di transfert). Nei casi più problematici il passato infantile del genitore influenza massicciamente le sue modalità di cura del bambino (influenzano il modo in cui il genitore si relazione concretamente con il bambino), dato che il genitore tende ad interagire con l’immagine trasferita sul bambino proveniente dal proprio mondo interno, oscurando le sue caratteristiche.
Lei mette a punto quindi un intervento psicoterapico nei primi anni di vita del bambino rivolto alla coppia m-b (cosa rivoluzionaria ai tempi, dato che si lavorava sempre o con la madre o con il bambino singolarmente) --> si lavora sulla relazione madre-bambino (è l'ipotesi di base della Fr). Questo modello di intervento cerca di coniugare un metodo clinico (di consultazione con la madre) e un metodo osservativo (dell'interazione M-b). Nelle situazioni di relazioni inadeguate, una delle ipotesi è che vi siano aspetti conflittuali della madre (che derivano dalla sue precoci relazioni) che vengono proiettati sul bambino. Quindi l'intervento della Fr è di commentare l'interazione con la madre, ma anche di indagare e commentare le sue relazioni passate (per capire se la relazione indagata è legata effettivamente alle sue esperienze relazionali passate conflittuali). Questo non è un intervento di prevenzione, ma un intervento che va ad agire quando già è presente un disagio.
Un suo scritto è "ghosts in the nursery": quando il bambino nasce, nella stanza del bambino non vi sono solo madre, padre e bambino, ma anche dei fantasmi, che sarebbero i genitori dei genitori o comunque i modelli relazionali dei genitori. In questa opera dice che la domanda al centro del suo lavoro è proprio quali sono i fantasmi che invadono la stanza del bambino e mettono a repentaglio il suo sviluppo.

Tratto da PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO SOCIO-AFFETTIVO di Mariasole Genovesi
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