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Budget dei costi di produzione


N.B. i costi sono sempre obiettivi da assegnare in modo corretto.
Si parte dal budget per ogni centro per arrivare a quello dei costi dell'intera funzione produttiva.

Ci riferiamo a un singolo centro produttivo ipotizzando di conoscere il relativo budget dei volumi produttivi.

In base alla loro programmabilità si distinguono:
• Costi per materiali diretti e manodopera diretta (costi tecnici e variabili)
• Spese generali tecniche: costi comuni dell'area produttiva ripartibili in 2 categorie

∙ Costi vincolati e in misura ridotta discrezionali
∙ Costi con comportamento in buona parte legato al volume produttivo, sovente costi semivariabili

Il budget dei costi dei materiali e della manodopera
                             ↘︎Costi tecnici→programmabili ricorrendo a costi standard

I costi standard sono:
• Costi precalcolati in modo rigoroso e scientifico
• Costi che richiedono la preventiva definizione delle condizioni operative standard ivi compreso il livello di efficienza da scegliere tra:
∙ Livello ideale
∙ Livello attuale
∙ Livello conveniente (“raggiungibile con un certo impegno”) che si posiziona tra i primi due e che è quello che si dovrebbe scegliere

Le condizioni operative standard sono le caratteristiche del prodotto da fabbricare e i caratteri dei F.P. e l'iter di svolgimento del processo produttivo
• Obiettivi da raggiungere
• Calcolati in termini unitari con riferimento ad ogni singolo centro produttivo e con l'analisi di info interne e esterne

Il costo standard di un dato fattore produttivo è dato da:

Sx:
• Standard unitario fisico
• Inversamente proporzionale al livello di efficienza prescelto
• Indicatore dell'efficienza interna (perché riguarda i consumi etc)

Px:
• Standard unitario monetario
• Indicatore dell'efficienza esterna

Ad esempio: non più di 30 grammi per unità di prodotto moltiplicato per il prezzo che spuntiamo per un grammo, cioè 2 euro → 60€ è il costo standard di un dato fattore produttivo.

N.B: Sx e Px sono obiettivi da raggiungere, di solito competono a soggetti diversi, il loro prodotto va poi moltiplicato per il volume di produzione programmato per il centro.

Tratto da ECONOMIA AZIENDALE di Daniel Tiberi
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