Skip to content

Casi clinici


Il signor M. Iniziò la seduta con un silenzio di 10 minuti (lunghi silenzi possono rappresentare la resistenza), seguito da una serie di riflessioni su di sé prive di affetto (il pensiero psicodinamico assume che tutti i processi cognitivi siano accompagnati da processi affettivi --> la mancanza di affetto nel parlare di sé viene visto come il segno di una difesa chiamata razionalizzazione --> rifugiarsi nella cognitività e nella razionalizzazione significa difendersi da affetti intollerabili per il paziente). L'analista gli chiese se forse era accaduto qualche cosa nella seduta precedente che lo portava a parlare in modo così distaccato (perchè l'analista chiede della seduta precedente? Perché il paziente non parla e quando parla è molto distaccato, quindi, dato che l'inconscio è atemporale, si può ipotizzare che nella seduta precedete sia avvenuto qualcosa che abbia determinato questo stato nel paziente) . Il paziente rispose che mentre aspettava di entrare in seduta, si era sforzato di ricordare di che cosa avevano parlato alla fine dell'ultima seduta, e che si sentiva stupido e goffo, ma non riusciva a ricordarlo (rimozione, un altro meccanismo di difesa), aveva l'impressione che qualcosa fosse rimasto inconcluso. L'analista disse che sembrava essere abbastanza importante da non ricordarlo. Il paziente disse che sentiva che la mancanza del ricordo era come avere un buco dentro di sé, un buco frustrante, che li faceva paura (la mancanza del ricordo viene percepito come qualcosa di negativo e persecutorio --> l'assenza diventa una presenza negativa).

Alla fine della seduta precedente – il paziente aveva raccontato che sua madre faticava a distinguere fra i quattro figli (ad es., comperava sempre lo stesso regalo a tutti a Natale, e confondeva i loro nomi).
 
Alla fine dell'ultima seduta aveva raccontato dei suoi tentativi di farsi riconoscere dalla madre come essere particolare(con preferenze, e paure specifiche e diverse da quelle degli altri);

L'analista suggerisce che il paziente ha paura che l'analista non ricordi l'ultima seduta (forse il paziente pensa che sia l'analista a non ricordare l'ultima seduta --> transfert: l'analista è come la madre del paziente, per cui il paziente non è abbastanza importante da ricordare ciò che è avvenuto nella seduta precedente –> il paziente è solo uno dei tanti pazienti, così come era uno dei tanti fratelli). Il paziente sembra sorpreso, e dice che ‘il ricordare' è una cosa troppo “personale”, mica può pretendere una cosa del genere dall'analista.

Elementi che emergono da questo caso clinico:
• L’assenza del ricordo nel paziente veicola: il bisogno di riconoscimento da parte dell'analista (dato che la madre non lo aveva mai riconosciuto), l'angoscia della richiesta all'analista (cioè la paura di fare una tale richiesta all'analista), la rabbia per ciò che era avvenuto in passato (di non essere stato riconosciuto dalla madre).
• “Ciò che era presente (cioè la mancanza del ricordo) affermava tutto ciò che era assente (ciò che era accaduto durante l'infanzia)” --> il buco creato dal non ricordo è in realtà la presenza del passato. Nell'inconscio presente/assente coesistono, dato che non esistono contraddizioni.

Tratto da PSICOLOGIA DINAMICA di Mariasole Genovesi
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.