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Seconda Fase: Esperienza Paratassica


Nella fanciullezza si passa all'esperienza paratassica, in cui gradualmente si sviluppa la capacità di differenziare e di generalizzare, formando un'organizzazione rudimentale dell'esperienza, però ancora senza criteri logici, e prima di sviluppare un linguaggio condiviso di significati, e infatti la manifestazione verbale del bambino sarebbe rappresentata dall'autismo, come “stato primario, privo di riflessi culturali, non socializzato, e di attività simbolica”.

L'attività autistica, pur utilizzando simboli come il linguaggio, si sottrae alla condivisione di significati con altri (cioè si sottrae alla cosiddetta “validazione consensuale”) --> i significati utilizzati dal bambino in questa fase sono soggettivi, determinati dal vissuto personale.

Manifestazioni autistiche in un'interazione terapeutica indicano che “il paziente è in uno stato schizofrenico o che vi è molto vicino”.

Tratto da PSICOLOGIA DINAMICA di Mariasole Genovesi
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