La fase degli esiti
Nella fase degli esiti sembra, da quanto riportato dai pazienti stessi e dai loro familiari, che la maggior parte delle difficoltà residue riguardino gli aspetti cognitivi e comportamentali, più che altri ambiti prima di maggiore impatto, come quello motorio. Infatti, mentre nella fase post-acuta l'accento è spesso posto sulla riabilitazione motoria, in quanto il recupero di alcune funzionalità motorie sembra essere, anche agli occhi del paziente, il primo traguardo per recuperare una prima autonomia, nella fase degli out-come le difficoltà cognitivo-comportamentali appaiono più debilitanti per quanto riguarda le relazioni coi familiari e il reinserimento socio-lavorativo.
Dal punto di vista comportamentale, è infatti possibile assistere a un cambiamento di personalità dei pazienti. Questo in parte è dovuto alla sede della lesione, ma anche alla reazione psicologica dei pazienti di fronte a un evento così traumatico. Inoltre, stando a quanto riportato dai familiari, tali cambiamenti interessano alcuni tratti di personalità già presenti in epoca pre-morbosa, che vengono enfatizzati ed esacerbati dall'evento lesivo.
Dal punto di vista cognitivo possono persistere alcune difficoltà, legate sempre all'attenzione, alle funzioni esecutive e alle funzioni mnestiche. Tali problematiche fanno sì che il paziente non riesca a eseguire, nella quotidianità domestica e lavorativa, compiti complessi, che necessitano l'organizzazione del materiale e l'elaborazione di un piano di lavoro. Anche a lungo termine, infatti, i pazienti hanno spesso bisogno di ausili mnestici e necessitano di una supervisione esterna, in particolare per i compiti non routinari.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Nives Balestra
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- Università: Università degli Studi di Torino
- Facoltà: Psicologia
- Corso: Psicologia
- Esame: Riabilitazione Neurocognitiva
- Docente: Marina Zettin
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