Open Innovation Management: un nuovo paradigma per l’innovazione aziendale
La gestione dell’innovazione è da sempre un elemento essenziale per le imprese che desiderano creare e conservare un vantaggio competitivo.
Le imprese vivono in una realtà dinamica in continua evoluzione e in mercati sempre più ampi e concorrenziali in cui diventa premiante la ricombinazione efficiente delle risorse. Negli ultimi decenni del secolo scorso una pluralità di fattori tra cui l’incremento dei costi legati alle attività di ricerca e sviluppo, associata alla riduzione del ciclo di vita dei prodotti, ha compromesso la capacità delle imprese di affrontare l’attività innovativa basandosi esclusivamente sulle competenze generate internamente.
Il concetto di innovazione aziendale ha quindi subito, nel corso degli ultimi tempi, un’evoluzione radicale; infatti, si è passati da un modello di tipo chiuso, confinato al perimetro aziendale, ad un modello di tipo aperto, in cui vi è apertura nella ricerca di innovazione al di fuori dei confini aziendali. Riesaminare i processi di innovazione al fine di adeguarli ai cambiamenti causati dall’ambiente esterno risulta essere vincente per le imprese che vogliono restare competitive sul mercato.
Il modello di innovazione aperta suggerisce che il continuo aumento dei costi per la ricerca e lo sviluppo e la diminuzione della durata della vita dei prodotti hanno portato le imprese a non poter far solo più affidamento sui propri centri di ricerca, ma a ricorrere maggiormente a strumenti e competenze tecnologiche che arrivano dall’esterno, in particolare Start-Up, università, istituti di ricerca e quella che definiamo “user innovation”.
L’Open Innovation dimostra di poter essere anche un’importante opportunità di sviluppo, un punto di incontro tra le grandi imprese industriali e le Start-Up, con entrambe che possono giovare di vantaggi: il talento e la creatività delle Start-Up da una parte, ingenti capitali ed esperienza nei mercati dall’altra.
A fronte delle molteplici strutturazioni possibili nel campo dell’innovazione ed in particolare dell’Open Innovation primeggia un’una fondamentale connotazione rappresentativa dell’intero fenomeno: integrare la conoscenza sviluppata dalle organizzazioni esterne per sveltire il processo innovativo e rimanere competitivi sul mercato.
Il tema della collaborazione tra imprese non è certamente nuovo, ma quello che risulta essere di particolare rilievo è come il rapporto tra soggetti diversi venga gestito attraverso strumenti capaci di garantire un rapido adeguamento alle richieste provenienti dal mercato.
Per secoli nascondere la propria politica aziendale ai concorrenti è stata la strategia utilizzata maggiormente dalle imprese. In tempi più recenti vi è stata un’inversione di tale tendenza: le aziende che si rintanano in sé stesse rischiano infatti di restare isolate e di non cogliere le occasioni di un mercato dinamico in continua evoluzione. Dato che non è sempre possibile adattare e rinnovare costantemente il processo produttivo, l’alternativa che risulta maggiormente valida è quella di aprirsi al mondo esterno, considerando le altre imprese un’opportunità di sviluppo e non soltanto una minaccia.
Ogni organizzazione affronta la questione dell’Open Innovation in maniera diversa e tali diversità risiedono nella configurazione di strumenti adottata per accedere alla conoscenza sviluppata dai partner esterni.
In presenza di tale fenomeno, quindi, le organizzazioni possono ottenere posizionamenti diversi a seconda della struttura di Open Innovation adottata. La presenza di molteplici strutture assume particolare spessore, perché la scelta dei partner e del modus operandi utilizzato per coinvolgerli concorrono a delineare il modello d’affari dell’impresa, permettendole di configurare un vantaggio di stampo strategico difficilmente riproducibile da parte dei concorrenti.
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Informazioni tesi
Autore: | Andrea Manzione |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2021-22 |
Università: | Università degli Studi di Salerno |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Economia e Commercio |
Relatore: | Giuseppe Festa |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 26 |
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