Skip to content

Musica, emozioni e cervello. Studi recenti sulla neuropsicologia delle emozioni evocate dalla musica.

La musica è presente in ogni cultura, e occupa un ruolo di primo piano nella vita quotidiana delle persone, può indurre emozioni profonde e per questo rappresenta un’esperienza emotiva particolarmente gratificante per chi l’ascolta. Il tema delle emozioni legate alla musica, a cominciare dalla filosofia greca, è rimasto per lungo tempo dominio dei filosofi, come documenta il numero impressionante di teorie sulla musica e l’emozione. Solo in tempi relativamente recenti le formulazioni teoriche sulle potenzialità della musica di suscitare emozioni o di alterare l’umore sono state accompagnate da ricerche empiriche, in particolare grazie allo sviluppo delle neuroscienze cognitive e ai suoi strumenti di indagine, che hanno reso possibile lo studio diretto dell’attività cerebrale durante la percezione e la produzione di suoni musicali.

Spesso si considera la musica come il “linguaggio delle emozioni”: la sua capacità di evocare e esprimere emozioni ne costituisce la caratteristica fondamentale e primaria. La musica esprime emozioni che gli ascoltatori percepiscono, riconoscono, o da cui vengono emotivamente toccati. Inoltre, diversi studi hanno suggerito che il motivo più comune per cui si ascolta la musica è quello di poter influire sulle emozioni, per modificarle, per liberarle, per sintonizzarsi con il proprio stato emotivo, per rallegrarsi o consolarsi, o per ridurre lo stress. Indubbiamente, i dati indicano che la maggior parte delle persone fa esperienza di musica (in qualche modo, da qualche parte) ogni giorno della propria vita, spesso associandola a una reazione affettiva di qualche tipo (per esempio, il riconoscimento nostalgico di una delle proprie canzoni preferite ascoltata alla radio, la frustrazione verso una certa musica diffusa in un centro commerciale, la gioia di ascoltare un magnifico concerto dal vivo, la tristezza evocata dalla colonna sonora di un film).

Eppure, il fatto che la musica possa evocare emozioni profonde è un mistero che ha affascinato gli studiosi fin dall’antica Grecia. Perché reagiamo alla musica con le emozioni, anche se la musica non sembra avere implicazioni per i nostri obiettivi di sopravvivenza? Come possono dei “semplici suoni” coinvolgerci così tanto? Spiegare come e perché la musica possa evocare emozioni in chi l’ascolta è estremamente importante, dal momento che la musica viene già utilizzata, in società, in una molteplicità di modi che presumono la sua efficacia nell’evocare emozioni, come la musica da film, il marketing, la musicoterapia. È vero che si stanno gradualmente accumulando dati che dimostrano come la musica abbia effetti benefici sulla salute, il che potrebbe essere impiegato sistematicamente nella misura in cui riusciamo ad avere una comprensione dei suoi meccanismi sottostanti. L’emozione è altresì centrale al processo creativo della musica, sia nell’esecuzione che nella composizione musicale. Molti musicisti hanno sottolineato il ruolo cruciale delle emozioni nella scrittura, apprendimento e interpretazione della musica.

Se l’interesse per l’elaborazione cerebrale della musica affascina i neuroscienziati da oltre un secolo, è solo nell’ultimo decennio che l’argomento è diventato un ambito di studio intenso e sistematico, e questo perché in ambito neuroscientifico ci si è resi conto che la musica offre un’opportunità unica per comprendere meglio l’organizzazione del cervello umano, sollevando quesiti importanti su una varietà di funzioni cognitive complesse: essa rappresenta infatti un prezioso strumento di indagine non soltanto per i sistemi uditivi e motori coinvolti nella percezione e nella produzione musicale, ma anche per le interazioni multisensoriali, la memoria, l’apprendimento, l’attenzione, la progettualità, la creatività e le emozioni.

In questo lavoro ho cercato quindi di descrivere in particolare la situazione delle conoscenze attuali sul tema della musica e delle emozioni da una prospettiva neuroscientifica, presentando una sintesi di alcune delle ricerche più significative svolte in questi ultimi anni sull’argomento. Cominciando da un approfondimento degli studi condotti da alcuni autori per individuare i meccanismi neurali alla base delle emozioni evocate dalla musica e l’organizzazione cerebrale alla base della loro elaborazione, fino a concludere con alcuni contributi recenti sull’universalità e la predisposizione neurobiologica dell’uomo per la musica.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi