Legge morale ed obbligazione morale - L'approccio fenomenologico in Giuseppe Angelini
Si può discutere sull’obiettivo di una esercitazione come questa: noi vi abbiamo voluto cogliere l’occasione irripetibile per diventare più familiari con un approccio alle questioni morali che sentiamo congeniale, ma di cui avevamo nozioni frammentate e poco sistematiche. Esse ci derivavano, come può essere agevolmente colto attraverso le indicazioni bibliografiche, dai corsi frequentati presso lo Studio Teologico del Seminario Vescovile di Mantova (in particolare il Corso di Teologia Morale Fondamentale, che al Manuale di Angelini ha attinto a piene mani, ma anche i corsi di Morale “Speciale”, per l’approccio fenomenologico che li caratterizzava), e dalla partecipazione a tre convegni annuali della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, in cui Mons. Angelini ricopre l’incarico di preside. Tutto ciò, come si può intuire, è stato fecondato (appunto perché non si conosce se non ciò che si ama, e non si ama se non ciò che si conosce) da un forte interesse personale verso questo approccio, maturato attraverso l’esperienza della sua efficacia nel rendere ragione di fronte ai miei interlocutori di scelte personali ed ecclesiali (il riferimento è non solo a molte delle norme morali che ad essa fanno riferimento, ma soprattutto a scelte pedagogiche, spirituali e pastorali). Tale interesse ci ha spinti ad avvenurarci nello studio dei modelli di teologia morale del XX secolo (cfr. A. BONANDI, Modelli, (1) e (2)), che ci ha confermato come un approfondimento non poteva non fornirci chiavi di lettura imprescindibili della realtà. Ciò soprattutto a fronte della persistenza, in ambiti pur qualificati del vissuto ecclesiale, di interpretazioni del fatto morale che scontavano il riferimento ad una antropologia degli strati di vita (vegetativa, sensitiva, spirituale).
Ciò detto, l’individuazione del tema specifico che ci facesse da guida nell’esplorazione dell’approccio fenomenologico, appunto la questione del rapporto tra percezione dell’obbligazione morale e legge morale positiva, è dipesa dall’impasse sperimentata nel rendere ragione a un ex compagno di studi dell’idoneità dei sentimenti a orientare al bene. La facile obiezione alla pretesa che il sentire fosse di per sé capace di orientare verso il bene era legata al rischio che ne sarebbe derivato per la pace sociale. Pur intuendo che la risposta andava cercata considerando le forme immediate dell’agire da cui il sentire è plasmato (da qui l’iniziale orientamento verso l’etica delle virtù, scoperta attraverso E. SCHOCKENHOFF, Etica della vita – testo di riferimento per il corrispondente corso istituzionale di morale speciale), si trattava di approfondire in modo sistematico la dinamica attraverso cui l’obbligazione morale veniva avvertita.
L’avere a disposizione, grazie all’iniziale segnalazione di un compagno di corso, la puntuale presentazione che don Bonandi ha fatto del manuale di Angelini (cfr. Sui manuali) ci ha permesso di coglierne aspetti salienti che ci sarebbero altrimenti sfuggiti, nonché le principali acquisizioni ed i limiti di fondo di cui cerchiamo di riferire nelle conclusioni. La coincidenza della pubblicazione del volume Il difficile rinnovamento, che quello e altri interventi raccoglieva e coordinava, ci ha dato ulteriori spunti per il nostro lavoro.
Annunciando con soddisfazione il raggiungimento dell’obiettivo che ci eravamo posti (i margini di approfondimento e miglioramento sono comunque ampi), confermiamo l’importanza, anche e forse soprattutto nel percorso formativo, di riuscire a fare di necessità virtù (ovvero di integrare tra le proprie mete le richieste che ci vengono dall’esterno – il passaggio dall’eteronomia all’autonomia potrebbe essere il tema di un altro approfondimento di morale fondamentale) e ringraziamo il relatore, oltre che per l’indicazione bibliografica (a lui dobbiamo la segnalazione del volume G. COLOMBO (a cura di), L’evidenza e la fede), per la libertà concessaci nel perseguire un progetto di lavoro autonomo senza verificarlo previamente.
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Informazioni tesi
Autore: | Simone Zacchi |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2003-04 |
Università: | Pontificio Ateneo Antoniano - studio teologico interprovinciale S. Bernard |
Facoltà: | Teologia |
Corso: | Teologia |
Relatore: | Alberto Bonandi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 70 |
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