Skip to content

Vim Vi Repellere Licet: la legittima difesa nel diritto romano

La legittima difesa è oggi un tema assai sensibile in Italia. Dopo la riforma del 2006, in questi ultimi anni, alcune forze politiche hanno ritenuto necessario apportare un’ulteriore modifica alla norma, soprattutto nella parte riguardante la cosiddetta “legittima difesa domiciliare”. In tal senso, nel 2017, è stato approvato dalla Camera dei Deputati un DDL che però non ha mai trovato compimento, in quanto la Legislatura è terminata senza che il Senato lo approvasse a propria volta.
Nel corso della presente Legislatura, invece, il Senato della Repubblica ha adottato un testo unificato, a seguito del deposito di nove progetti di legge e, ad oggi, il testo è all’esame della Commissione Giustizia del Senato.
Con il presente lavoro si è inteso analizzare l’evoluzione del concetto di legittima difesa nella civiltà romana, che è considerata la madre del diritto moderno, cercando di completare il quadro con l’esame di questa fattispecie anche nelle civiltà più antiche.
Il lavoro si divide quindi in cinque capitoli:
• Capitolo 1: la legittima difesa nel mondo antico, nel quale viene esaminato l’istituto della legittima difesa, dai Sumeri al Nuovo Testamento;
• Capitolo 2: la legittima difesa nel mondo greco, nel quale viene esaminata la grande influenza che la civiltà greca ha esercitato sul diritto romano;
• Capitolo 3: la legittima difesa nel mondo romano, nel quale viene esaminata l’evoluzione del concetto di legittima difesa, dalla fondazione di Roma fino al Codice di Giustiniano;
• Capitolo 4: un esempio concreto – l’orazione Pro Milone, nel quale viene effettuata un’approfondita analisi del concetto di legittima difesa sulla base della celeberrima orazione ciceroniana;
• Capitolo 5: la legittima difesa oggi – tra normativa vigente e tentativi di riforma, nel quale vengono illustrati gli iter parlamentari riguardanti la riforma dell’art. 52 c.p. nella XVII e nella XVIII Legislatura.
Infine, si riporta in allegato un’intervista al sen. Roberto Castelli, Ministro della Giustizia all’epoca della riforma dell’art. 52 c.p. nel 2006.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
15 1.3 Il Codice di Hammurabi Il più noto dei sovrani di Babilonia fu Hammurabi, 14 che fu autore di una grande opera di civiltà: il “Codice delle Leggi”, una raccolta in cui egli riunì ed espresse in modo organico le leggi e le usanze del regno che governava. La promulgazione del Codice delle Leggi si inserisce in una più vasta azione di natura politico-sociale, che vide la riunificazione di tutti i popoli della Mesopotamia sotto l’egemonia di un unico sovrano e l’introduzione del babilonese, variante dell’accadico, come unica lingua per tutto il regno. Tutto ciò, però, comportò anche delle difficoltà: infatti, a causa della vastità del suo impero, che non poteva essere governato direttamente da una sola persona, Hammurabi si ritrovò nella necessità di dover varare un codice di leggi scritto, a cui tutti potessero fare riferimento. Nacque così il “Codice di Hammurabi”, una delle più antiche raccolte di leggi scritte. 15 Questo testo è una pietra miliare nella storia delle civiltà umane, fondamentalmente per due ragioni: la prima risiede nel fatto che, probabilmente, il Codice di Hammurabi può essere considerato come la prima raccolta organica di leggi scritte; la seconda, invece, risiede nel fatto che quest’opera, secondo le numerose testimonianze e ritrovamenti archeologici, aveva carattere pubblico, o per meglio dire era pubblicamente consultabile. Viene introdotto così il fondamentale concetto della pubblicità della legge, il che comporta la supremazia della stessa sul potere costituito. La comminazione delle pene non è più soggetta al potere o addirittura al capriccio del potente di turno, ma, essendo pubblica, la legge è nota a tutti e pertanto deve essere applicata secondo i principi statuiti 14 Hammurabi (1810 a.C. circa – 1750 a.C.) è stato un sovrano babilonese, sesto re della I dinastia di Babilonia. A tal proposito vedi: Matthiae P., La storia dell'arte dell'Oriente Antico, vol. 2, Milano, Electa, 2000. 15 Il Codice di Hammurabi, risalente al XVIII secolo a.C., è stato scoperto dall'archeologo francese Jacques de Morgan nell'inverno tra il 1901 ed il 1902 fra le rovine della città di Susa. Però, quella ritrovata a Susa, non è l’unica testimonianza del Codice a noi pervenuta: infatti, altri frammenti, risalenti sia al periodo paleo-babilonese ma anche ad epoche molto successive, sono stati ritrovati anche in altri luoghi, a conferma del grande valore giuridico assunto nei secoli dal Codice di Hammurabi. Attualmente, la stele su cui è scolpito con caratteri cuneiformi, fatta di basalto nero con venature bianche e alta circa 225 centimetri, è conservata a Parigi, nel Museo del Louvre.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi