Skip to content

La politica estera dell'ENI di Mattei

All'indomani della Seconda guerra mondiale, il petrolio assunse un’importanza fondamentale per i paesi industrializzati. Le compagnie petrolifere più importanti nel mercato petrolifero internazionale erano tutte anglo-americane: Esso, BP, Shell, Gulf, Texaco, Socal, Socony-Mobil. Queste società, divenute celebri col soprannome di “Sette Sorelle”, sembravano aver stabilito un regime di vero e proprio monopolio internazionale in grado di vanificare la concorrenza e imporre prezzi artificiosi al mercato. La fama delle “Seven Sisters” nacque in seguito a un’indagine della Federal Trade Commission degli Stati Uniti avviata nel 1949 contro le principali compagnie petrolifere statunitensi per sospetti comportamenti oligopolistici. Nonostante le violazioni delle norme antitrust fossero evidenti, prevalse la via della prudenza e non ci furono procedimenti giudiziari perché il problema principale degli USA negli anni della guerra fredda era la difesa dalla minaccia del comunismo.
Il petrolio, infatti, era divenuto un elemento troppo importante per salvaguardare l’egemonia americana e le compagnie cominciarono ad assumere in questo modo un preciso ruolo politico, essendo diventate veri e propri strumenti della diplomazia.
Fu in questo contesto internazionale che l’ENI - Ente Nazionale Idrocarburi (nato nel 1953 incorporando l’Agip) si trovò ad operare per cercare di garantire all’Italia una certa disponibilità energetica durante i difficili anni del secondo dopoguerra. Per far questo il presidente Enrico Mattei doveva necessariamente espandere la presenza italiana all’estero realizzando una politica energetica adeguata ai bisogni economici del Paese: l’ENI doveva cercare petrolio al minor prezzo possibile, sia facendo pesare la propria posizione di importante acquirente sia rivolgendosi ai produttori indipendenti, che potevano offrire condizioni più favorevoli di quelle praticate dalle grandi compagnie. Negli anni Cinquanta la gran parte del petrolio importato dall’Italia era di provenienza mediorientale. Il mondo arabo stava conoscendo un periodo di forti agitazioni nazionalistiche e anti-occidentali e secondo i sostenitori della necessità di affermare la diversità italiana, sarebbe stato opportuno non opporsi a questi movimenti.
Era infatti presente in Italia una schiera di esponenti politici (sinistra Dc, Psi) che privilegiavano un approccio “neo-atlantico” alla politica estera. Secondo loro l’Italia poteva assumere un ruolo fondamentale nel dialogo con i paesi dell’area mediterranea e avrebbe dovuto approfittare dell’occasione offerta dal declino inglese e francese nella regione mediorientale e collaborare con gli Stati Uniti in quei paesi. Nel caso in cui gli USA non avessero lasciato libertà di manovra al governo italiano non riconoscendone i progetti in Medio Oriente, l’Italia avrebbe portato avanti i suoi rapporti commerciali con questi paesi autonomamente.
Erano le stesse idee di Mattei, che vedeva nella politica neo-atlantica un appoggio importante per i suoi progetti di espansione dell’ENI e di collaborazione con i paesi produttori. Seguendo questa impostazione egli orientò l’azione dell’ENI verso il raggiungimento di accordi rivoluzionari per l’epoca. Attraverso la cosiddetta “formula ENI” infatti, Mattei andava ben oltre il sistema fifty-fifty.
Nel 1957 l’ENI concluse degli importanti accordi con l’Egitto di Nasser e con l’Iran di Reza Pahlavi. Queste intese prevedevano per il paese produttore di petrolio un utile variabile fra il 62 e il 70 per cento (nel caso dell’Iran l’utile salì al 75 per cento). Dopo gli accordi con l’Egitto e l’Iran furono intraprese delle trattative anche con altri paesi del Medio Oriente e dell'Africa, dall'Iraq al Marocco, dalla Libia all'Algeria, ma anche con l'Unione Sovietica, in un contesto di lotte anticolonialiste e di tensioni tra Est e Ovest. Il presidente dell'ENI si dimostrò sempre disponibile a rinunciare a guadagni immediati pur di ottenere la fiducia dei paesi produttori, nella convinzione che fosse la scelta politica vincente per gli anni a venire. Non erano solo ragioni economiche a spingerlo a siglare contratti che lasciavanominori profitti all'ENI. Per Mattei, infatti, erano fondamentali anche le implicazioni politiche legate allo sfruttamento delle risorse petrolifere. Egli era convinto che così facendo avrebbe ottenuto una certa riconoscenza da questi paesi e quindi maggiori possibilità di concludere accordi per sfruttarne le risorse. Una visione di lungo periodo che coniugava gli interessi di mercato con una certa giustizia economica e che si trovava in netto contrasto con l’impostazione dominante allora nel mondo petrolifero. Anche per questi motivi Mattei attirò su di se' non solo ammiratori ma anche contestatori e potenti nemici e la sua morte in un incidente aereo (1962) è ancora avvolta dal mistero.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
3 CAPITOLO I L’ENI E IL MERCATO PETROLIFERO INTERNAZIONALE 1.1 - PETROLIO E POTERE_____________________ Come ha scritto il sociologo americano Robert Gilpin, “esistono tre fonti di potere nel mondo moderno: le armi nucleari, le riserve monetarie e il petrolio”. La guerra fredda richiese un’evoluzione strategica della politica estera americana che, investendone l’intera struttura, segnò il cambiamento nella percezione politica del problema petrolifero, per effetto del quale il petrolio – insieme alle armi nucleari e alle riserve monetarie – divenne uno dei requisiti materiali per l’egemonia, consentendo agli Stati Uniti di assumere dal punto di vista politico, economico e militare il ruolo globale che li caratterizzò nell’era postbellica. Prima della seconda guerra mondiale, gli USA producevano e consumavano quasi il 60% del petrolio disponibile nel mondo. Ad avere grande spazio vi era inoltre il carbone che copriva quasi l’80% dei consumi di energia primaria, mentre il gas naturale veniva in larga parte bruciato ai pozzi petroliferi come scarto della produzione di petrolio. Il Medio Oriente, che dopo la scoperta di grandi giacimenti in Arabia Saudita e Kuwait negli anni Trenta 1 emergeva già come l’area del mondo più ricca di riserve di greggio, produceva soltanto 500.000 b/g 2 ed era quindi un attore con molte prospettive ma ancora marginale nel sistema petrolifero mondiale. Insomma, fino a quel momento il petrolio era quasi esclusivamente un affare americano e britannico. La svolta arrivò con la fine del secondo conflitto mondiale e la ricostruzione in Europa. 1 I giacimenti in Iran erano già conosciuti dall’inizio del secolo, quelli dell’Iraq dagli anni Venti. 2 L. MAUGERI, Petrolio, Milano, 2001, p. 28.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi