Skip to content

Bresson e Dostoevskij: ''Une femme douce''


La presenza di Dostoevskij nel cinematografo bressoniano , dopo il “sottosuolo” presente e operante in “Pickpocket” (“Delitto e Castigo”) e “Au hasard Balthazar” (“L’idiota”) , diviene esplicita nei due film usciti dopo il ’68 : “Une femme douce” (1969) e “Quatre nuits d’un rêveur” (1971) , tratti rispettivamente da due brevi racconti dello scrittore russo , “La Mite” e “Le notti bianche”. Tenterò di analizzare il primo dei due film citati , con continui richiami e rimandi al secondo e al rapporto che li lega indissolubilmente all’universo dostoevskiano…

1.1- La premessa di Dostoevskij a “La Mite”
Nel fascicolo del novembre 1876 del Diario di uno scrittore apparve, per la prima volta , “La Mite”. Questo breve racconto appartiene alla maturità di Dostoevskij , esso è posteriore alla maggior parte dei suoi grandi romanzi (“Delitto e Castigo” , per esempio , è del 1866). Il racconto molto si differenzia da “Le notti bianche” , che appartengono , invece, alla giovinezza dell’autore , antecedenti alla traumatica esperienza del carcere siberiano , per la tragicità della storia narrata. Il punto di partenza sono due fatti di cronaca nera del periodo : due suicidi inspiegabili di giovani ragazze. Una di esse , una povera popolana , si getta dal quarto piano di un caseggiato pietroburghese , stringendo al petto un’icona sacra. Immagine forte e potente che ritornerà invariata nel finale del racconto del 1876. Lo scrittore , colpito dalla tragica veemenza dei due drammatici episodi (ne traccerà anche un breve resoconto nel Diario) , ricostruisce il processo interiore di un suicidio , quello appunto della mite del titolo , come reazione orgogliosa ed estrema al clima di oppressione creato attorno a lei da un marito geloso e despota. Il tema della fanciulla offesa non è nuovo nello scrittore russo , esso è infatti presente in molte altre sue opere : Nelly di “Umiliati e offesi”(1861) , la giovane fanciulla violentata nel sogno del perfido Svidrigailov , prima del suo suicidio , e la triste Lizaveta di “Delitto e Castigo” , Liza de “L’eterno marito”…
Nel sottotitolo de “La mite” , la novella è definita da Dostoevskij “racconto fantastico” , chiarendo nella premessa che l’aggettivo in questione si riferisce non alla materia narrativa , in quanto quest’ultima è ritenuta “al più alto grado realistica” e drammatica (“immaginatevi un marito che abbia dianzi a sé sopra una tavola la moglie suicida , gettatasi dalla finestra poche ore prima” ) , ma alla forma della narrazione.
Fantastico è la specie di monologo interiore del marito dianzi al cadavere , il brancolare tormentoso del suo discorso , l’accavallarsi dei ricordi , delle giustificazioni , dei rimorsi.
Egli narra la triste vicenda della loro tormentata storia coniugale , tentando di chiarirla a se stesso , di mettere ordine ai fatti , di “ricondurre i propri pensieri a un punto unico”.
Ora parla a se stesso , ora sembra rivolgersi “a un invisibile ascoltatore , a una sorta di giudice”. E’ come , continua Dostoevskij nella premessa , se “uno stenografo avesse avuto la possibilità di ascoltarlo e di trascrivere tutto quello che diceva… è appunto questa supposizione dello stenografo che ha annotato ogni cosa (e del quale io avrei elaborato , dopo , lo scritto) ciò che in questo racconto chiamo fantastico.”.
La premessa si conclude con una significativa osservazione su Victor Hugo, il quale nel suo capolavoro “L’ultimo giorno di un condannato a morte” ha utilizzato lo stesso procedimento , supponendo che un condannato nell’ultimo giorno e negli ultimi istanti di vita , prima dell’esecuzione , riuscisse a trovare il tempo materiale per trascrivere i suoi pensieri e sensazioni . Senza questo espediente narrativo inverosimile e fantastico , la sua opera , “ la più realistica e la più vera di tutte quelle da lui scritte ” , non sarebbe esistita. Il racconto vero e proprio è l’insieme di due parti ; la prima consta di sei capitoli , la seconda , più breve , di quattro.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
Capitolo 1: Introduzione La presenza di Dostoevskij nel cinematografo bressoniano , dopo il “sottosuolo” presente e operante in “Pickpocket” (“Delitto e Castigo”) e “Au hasard Balthazar” (“L’idiota”) , diviene esplicita nei due film usciti dopo il ’68 : “Une femme douce” (1969) e “Quatre nuits d’un rêveur” (1971) , tratti rispettivamente da due brevi racconti dello scrittore russo , “La Mite” e “Le notti bianche”. Tenterò di analizzare il primo dei due film citati , con continui richiami e rimandi al secondo e al rapporto che li lega indissolubilmente all’universo dostoevskiano… 1.1- La premessa di Dostoevskij a “La Mite” Nel fascicolo del novembre 1876 del Diario di uno scrittore apparve, per la prima volta , “La Mite”. Questo breve racconto appartiene alla maturità di Dostoevskij , esso è posteriore alla maggior parte dei suoi grandi romanzi (“Delitto e Castigo” , per esempio , è del 1866). Il racconto molto si differenzia da “Le notti bianche”1 , che appartengono , invece, alla giovinezza dell’autore , antecedenti alla traumatica esperienza del carcere siberiano , per la tragicità della storia narrata. Il punto di partenza sono due fatti di cronaca nera del periodo : due suicidi inspiegabili di giovani ragazze. Una di esse , una povera popolana , si getta dal quarto piano di un caseggiato pietroburghese , stringendo al petto un’icona sacra. Immagine forte e potente che ritornerà invariata nel finale del racconto del 1876. Lo scrittore , colpito dalla tragica veemenza dei due drammatici episodi (ne traccerà anche un breve resoconto nel Diario) , ricostruisce il processo interiore di un suicidio , quello appunto della mite del titolo , come reazione orgogliosa ed estrema al clima di oppressione creato attorno a lei da un marito geloso e despota. Il tema della fanciulla offesa non è nuovo nello scrittore russo , esso è infatti presente in molte altre sue opere : Nelly di 1 La breve novella è pubblicata nel novembre 1848 sulla rivista “Quaderni patriottici” , assieme ad altri racconti : “Un cuore debole” , “Polzunkov” , “L’eterno marito”.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Stefano Sinigaglia
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2001-02
  Università: Università degli Studi di Padova
  Facoltà: Lettere
  Corso: Lettere moderne
  Relatore: Giorgio Tinazzi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 153

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

bresson
dostoevskij
femme douce
goethe
kleist
robert bresson

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi