I prodotti alimentari italiani di qualità: commercio e protezione all'interno del Mercato Unico
La qualità dei prodotti agricoli italiani ed europei è molto elevata ed è il risultato di tradizioni colturali millenarie, della dedizione di migliaia d’agricoltori ed appartenenti alla filiera agroalimentare nella coltivazione e nella trasformazione delle materie prime: dal seme alla tavola. Il risultato, anche, di un lungo percorso iniziato con la nascita della CEE (Comunità Economiche Europee).
La firma del Trattato di Roma, il 25 Marzo 1957, segna l’inizio di un percorso che ha portato alla nascita dell’Unione Europea ed all’entrata in vigore del Trattato di Lisbona. Un Trattato fortemente voluto da chi ha sognato un Vecchio Continente unito ed in pace, dove le persone e le merci potessero circolare liberamente tra i vari paesi.
Il ruolo del settore primario, all’interno del Trattato di Roma, è da subito di fondamentale importanza, e le politiche agricole comunitarie(PAC) furono fondamentali per incrementare e migliorare, grazie a ricerca ed innovazioni: colturali, agronomiche e tecnologiche, la produzione alimentare.
All’inizio degli anni ’90 del secolo scorso, la CEE decide di iniziare a proteggere con l’utilizzo del marchio DOP (Denominazione d’origine protetta) i prodotti alimentari di qualità degni di tutela ispirandosi alle leggi in vigore in Italia ed Francia: paesi custodi di molteplici prodotti agricoli di qualità.
I Regolamenti (CE) attualmente in vigore sono il n. 509/2006 per i prodotti STG, ed il n. 510/2006 per i prodotti DOP e IGP e da poco hanno acquisito efficacia i Regolamenti n. 606/2009 e n. 607/20909 relativi alla nuova OCM vino.
I consorzi di tutela sono le associazioni che controllano, già nella fase iniziale, il processo di coltivazione od allevamento e di trasformazione dei prodotti agricoli alimentari di qualità. L’etichetta DOP, IGP o STG riveste un ruolo fondamentale e permette al consumatore una scelta consapevole negli acquisti.
I prodotti agricoli di qualità sono, purtroppo, troppo spesso imitati da persone che immettono in commercio alimenti di scarsa qualità, ed a volte, nocivi per la salute. La protezione dei prodotti agricoli di qualità è molto importante sia per difendere i produttori onesti che la salute dei cittadini.
La protezione di tali prodotti si scontra, però, con legislazioni nazionali molto disomogenee, con i paesi mediterranei detentori di corpo legislativo più ampio e corposo rispetto ai paesi nordici, poiché possiedono un maggior numero di prodotti di qualità.
Il ruolo dell’imprenditore agricolo si è evoluto: da semplice produttore di derrate alimentari a produttore di alimenti di qualità, ed ora, forte della conoscenza profonda e dell’interazione continua con il territorio, anche custode di una parte dell’ambiente naturale per preservarlo anche da eventi atmosferici di notevole potenza.
Il mio lavoro si propone d’indagare la legislazione europea, dal Trattato di Roma al Libro Verde della Commissione sul futuro dell’agricoltura. In particolare ho analizzato i regolamenti (CE) n. 509/2006 e 510/2006 la produzione, l’etichettatura e la protezione, ma anche la nuova OCM vino e le regole sull’etichettatura dell’olio d’oliva entrate in vigore nell’estate del 2009.
La tesi inizia con una breve parte storica relativa alle tappe più importanti del progetto di costruzione dell’Europa unita, ho analizzato poi il cambiamento impresso al settore primario dalle varie riforme della Pac, ma anche il ruolo che la legislazione internazionale riveste nell’ambito della protezione dei diritti intellettuali nel settore alimentare.
La protezione dei prodotti agricoli di qualità, credo, non sia solo la difesa del prodotto e del nome registrato, ma è molto di più: un’immensa ricchezza per l’Europa, per il Paese e la regione d’origine. Il prodotto alimentare non racchiude solo elementi nutritivi ma tradizioni e saperi tramandati di generazione in generazione che permettono anche, grazie ad un premio sul prezzo legato alla qualità, di presidiare e preservare ambienti naturali marginali. Prodotti che possono divenire, quindi, volano per uno sviluppo economico del territorio legato anche al turismo.
La protezione e la perpetuazione di tecniche colturali e di trasformazione assumono estrema rilevanza in un mondo dove le merci si spostano con notevole facilità e rapidità. Un consumatore informato e consapevole nelle sue scelte, può decidere se acquistare i prodotti DOP, IGP o STG oppure altri di qualità inferiore.
I prodotti agricoli di qualità possono essere uno degli strumenti utili per esportare anche la cultura culinaria italiana ed europea in tutto il mondo. L’Unione Europea dovrebbe, grazie all’entrata in vigore del Trattato di Lisbona, far sentire maggiormente la sua voce unita per proteggere al meglio i prodotti di qualità da contraffazioni e da imitazioni provenienti da paesi terzi, ma anche per togliere gli ostacoli ed utilizzare i migliori strumenti per facilitare l’esportazione e la conoscenza all’esterno della UE dei prodotti agricoli alimentari di qualità.
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Informazioni tesi
Autore: | Davide Ghiotti |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Università degli Studi di Bologna |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Scienze dell'economia |
Relatore: | Giovanni Battista Barillà |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 153 |
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