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Sbn: la rete delle biblioteche italiane. Storia critica del progetto, dall'automazione ad Internet.

Nel 1979 il Ministero dei beni culturali presenta un grande progetto culturale e tecnologico: creare un ''Servizio Bibliotecario Nazionale'' attraverso l'informatizzazione e il collegamento in rete delle biblioteche italiane. Lo scopo è modernizzare l'antiquato e frammentario sistema bibliotecario e, nello stesso tempo, contribuire alla crescita civile e culturale del paese.
L'obiettivo è ambizioso e richiede grandi mobilitazioni di risorse e d'energie. Politici, uomini di cultura ed associazioni di bibliotecari ne sono convinti sostenitori. Le biblioteche italiane, ed in speciale modo i loro utenti, possono, finalmente, sperare in una nuova era nella quale, grazie all'innovazione tecnologica, le informazioni e la cultura circolino sempre più velocemente e capillarmente con enormi benefici per tutta la collettività.
Da quell'esaltante inizio sono passati circa vent'anni. Rispetto alle grandi speranze d'allora, la situazione oggi si presenta completamente diversa: le vicende del ''Servizio Bibliotecario Nazionale'', lunghe e complesse, hanno palesato tutti quei ritardi e problemi tipici dei progetti gestiti dalla nostra pubblica amministrazione. Di conseguenza il bilancio finale è assai variegato, ed accanto alle inevitabili ombre brilla però anche delle luci. Il presente lavoro tenta, per la prima volta, di mettere un pò d'ordine, di fare il punto, su un progetto finanziato con denaro pubblico ma poco conosciuto dai cittadini, importante per la storia culturale del nostro paese e ricco di potenzialità rispetto sia ai futuri sviluppi tecnologici che alla piena realizzazione di quella ''società dell'informazione'' un pò da tutti auspicata.

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3 INTRODUZIONE La tesi ha per argomento il Servizio Bibliotecario Nazionale: la prima rete italiana di biblioteche. L’idea di automatizzare il sistema bibliotecario si affaccia nel 1979, durante i lavori della “Conferenza nazionale delle biblioteche italiane”. Su sollecitazione dell’Associazione italiana biblioteche, se ne fa carico il Ministero dei beni culturali che s’impegna, attraverso la modernizzazione del sistema bibliotecario, a fornire un nuovo strumento in grado di diffondere capillarmente e velocemente la conoscenza e quindi esercitare un forte impulso per la crescita culturale e civile del paese. Nel primo capitolo, dal titolo “Storia di un progetto”, è esaminata quell’idea che è un po’ la base del sistema che s’intende costruire: la cooperazione. E se la Conferenza, che si apre con la presa d’atto dello “sfascio” del sistema bibliotecario italiano, può, alla fine, chiudersi con la percezione di “un’occasione storica” da cogliere per modernizzare le biblioteche, ciò è dovuto proprio alle notevoli possibilità future che quest’idea lascia intravedere. E non si tratta solo degli indubbi vantaggi d’ordine tecnico ed organizzativo, ma soprattutto della collaborazione fra le biblioteche delle diverse amministrazioni pubbliche. Si tratta, in altre parole, di un qualcosa che per la tradizione burocratica italiana è definibile come “rivoluzionario” in quanto prospetta una cooperazione “ interistituzionale”.

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Informazioni tesi

  Autore: Fabio Di Giammarco
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 1998-99
  Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
  Facoltà: Sociologia
  Corso: Sociologia
  Relatore: Luciano Costa
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 157

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Parole chiave

automazione delle biblioteche
biblioteche
biblioteche italiane
ministero per i beni e le attività culturali
sbn
servizio bibliotecario nazionale

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