Ponti Sottili tra Scienza Occidentale e Saggezza Orientale
Per introdurre il nostro lavoro c'è la necessità di una piccola premessa. Noi tendiamo a vivere in un mondo di certezza, di solidità percettiva priva di dubbi ove le nostre convinzioni ci portano a credere che le cose sono solo come noi le vediamo, e che ciò in cui crediamo non può avere alcuna alternativa. E' la situazione in cui ci troviamo quotidianamente, la nostra condizione naturale, il nostro modo di essere uomini.
La scienza moderna ha costantemente cercato di confermare la visione oggettivo-meccanicista basata sulla certezza dell'esistenza intrinseca di un mondo esterno separato dall'osservatore, di un mondo separato dall'esperienza conoscitiva del Qui e dell'Ora.
Ponti Sottili tra scienza occidentale e saggezza orientale può essere visto come un invito ad interrompere l'abitudine a cadere nella tentazione della certezza. Se il lettore non mette in discussione le sue certezze non riusciremo a comunicare niente che resti nella sua esperienza come un'effettiva comprensione del fenomeno della conoscenza. Da questo presupposto è partita la nostra analisi della rivoluzione cibernetica avvenuta all’inizio del XX sec.: la nascita della Cibernetica dei sistemi osservati, ed in particolare la sua evoluzione nella Cibernetica dei sistemi osservanti, che diede inizio ad una rivoluzione sul piano scientifico ed epistemologico che stravolse tutti i paradigmi della Scienza Moderna. Con la cibernetica si scopre che la realtà esterna, non solo non è oggettiva, ma è strettamente legata alle capacità e ai limiti dell’osservatore, e tutte quelle proprietà che si credeva facessero parte delle cose si rivelano così proprietà di quest’ultimo. Inizialmente la Cibernetica nasce come scienza del controllo e della comunicazione nell’uomo e nelle macchine, prendendo forma da ricerche prettamente belliche sviluppate durante la seconda guerra mondiale. Poi, grazie agli studi e alle intuizioni geniali di personaggi come Heinz von Foerster, Humberto Maturana e Francisco Varela, si è interessata nella sua evoluzione non solo del fenomeno della conoscenza, ma anche di tutti quei fenomeni come l’emergenza della mente e della coscienza, del linguaggio e del ruolo della comunicazione all’interno dell’accoppiamento strutturale di noi esseri umani, del fenomeno della socializzazione. Unitamente alle nuove scoperte della Meccanica quantistica, la rivoluzione cibernetica sferra questo duro colpo al vecchio pensiero scientifico aprendo ad un nuovo orizzonte di possibilità per l’evoluzione della conoscenza, aprendo quindi alla saggezza e alla conoscenza orientale. Da questo punto si sono percorsi i ponti sottili fra scienza occidentale e saggezza orientale, portando in auge il dialogo interdisciplinare esistente fra questi due metodi di analisi della realtà totalmente opposti, l’uno disincarnato, in terza persona, l’altro incarnato, in prima persona. Per dare voce alla saggezza orientale si sono presi in esame la Scienza dell’Intelligenza Creativa di Maharishi, il Buddhismo tibetano descritto dal Dalai Lama ed i nuovi scenari presentati dall’Oneness Movement di Sri Amma e Sri Bhagavan. Analizzando e comparando i principi appartenenti agli argomenti trattati, emergono non solo molte simmetrie sul piano scientifico ed epistemologico, ma anche delle considerazioni molto importanti. Focalizzandoci sui processi sui processi di meditazione presentati da Maharishi e dal Dalai Lama, anche se diversi nella forma, abbiamo constatato come queste pratiche, che interessano la mente e il corpo del sistema umano, hanno una forte correlazione con i processi di causalità circolare descritti dalla cibernetica, ossia si presentano come dei veri e propri feedback loop. Da ciò le pratiche meditative rientrano a far parte dell’autopoiesi del sistema vivente umano, proiettando i loro effetti all’interno del sistema stesso. Inoltre la stessa pratica della Meditazione è in accordo con la seconda e la terza legge della termodinamica, in quanto la meditazione è a tutti gli effetti un processo neghentropico: riduce l’attività e il livello di eccitazione del sistema riducendo di conseguenza il livello entropico del sistema stesso. Quindi la tecnologia della meditazione sfrutta le leggi della Fisica.
Gran parte della società è all’oscuro di questa conoscenza e possiamo solo affidarci alla comunicazione per diffondere Sapere e Conoscenza del mondo e di noi stessi, cercando di porre rimedio alla condizione di anormalità in cui ci troviamo quotidianamente.
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Informazioni tesi
Autore: | Leonardo Calise |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Università degli Studi di Urbino |
Facoltà: | Sociologia |
Corso: | Scienze della comunicazione |
Relatore: | Fabio Giglietto |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 118 |
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