Adolescenti online: influenze da smartphone
La nascita del telefono risale alla seconda metà dell’Ottocento, il quale veniva utilizzato solo per necessità ed esteso solo a una parte della popolazione.
Negli ultimi anni, con l’avvento dello smartphone come dispositivo digitale, la vita sociale degli individui si è trasformata in modo radicale, dividendo la società tra la vecchia generazione, legata agli assetti tradizionali, e quella nuova che adotta processi di socializzazione in linea con le nuove tecnologie. Il risultato sembra abbastanza evidente se volgiamo lo sguardo alle nuove generazioni di adolescenti che interiorizzano le pratiche digitali fin da bambini, facendo dello smartphone il nucleo della loro quotidianità.
Con l’introduzione dell’Iphone, nel 2007, dispositivo digitale portatile ideato da Apple, tutto ciò che veniva impiegato attraverso un computer e una connessione alla rete di Internet si poteva averlo a portata di mano, cambiando anche il modo di vivere di tutti gli individui. Questo smartphone permette di svolgere qualsiasi attività, diventando principalmente un mezzo di consumo ma anche un mezzo di comunicazione di massa.
A partire da queste indagini ho strutturato la tesi in tre capitoli, dove, all’interno dell’ultimo capitolo, ho voluto impiegare un paragrafo per una breve ricerca qualitativa riguardo il periodo che stiamo vivendo. Il primo capitolo introduce lo smartphone come infrastruttura, indagando sulla dimensione tecnologica che permette agli individui di interagire con il mondo esterno attraverso un semplice dispositivo digitale. Le funzioni infrastrutturali analizzate sono la batteria, il segnale di trasmissione, le piattaforme e i sistemi operativi: tutto ciò che permette ad un individuo di connettersi al mondo virtuale; le medesime funzioni hanno anche limiti e vincoli che condizionano l’uso stesso dello smartphone. Mediante la prospettiva infrastrutturale del dispositivo, riusciamo a comprenderne le funzioni mediatiche e le pratiche sociali di cui ne fanno uso tutti gli individui. Rimanendo su questa prospettiva, ho voluto rivolgere particolare attenzione all’utilizzo della fotocamera digitale, la quale, ormai, la troviamo all’interno di ogni smartphone; il suo utilizzo non richiede particolari competenze, per questo, è divenuta parte integrante della dimensione mediatica del dispositivo e soprattutto un mezzo di comunicazione di massa; i contenuti simbolici che trasmette un’immagine o un video può sostituire un intero concetto. Per concludere il capitolo, ho dato spazio anche alla pratica del consumo online, da molti preferito sia per comodità sia per accessibilità. In realtà, è una pratica che già esisteva grazie a degli appositi canali televisivi, successivamente divenuta una pratica prettamente virtuale prendendo il nome di Marketplace: un enorme centro commerciale in rete. Il secondo capitolo, si distacca dalla prospettiva infrastrutturale, cercando di indagare sulle pratiche di socializzazione degli adolescenti della generazione post-millenial: attraverso la costruzione dell’identità digitale, quest’ultimi riescono a formare e organizzare la propria personalità attraverso ideale proposti dalle community virtuali. La vita dei ragazzi è più attiva sui social network, dunque anche le pratiche di corteggiamento appaiono più efficaci se avvengono all’interno di una piattaforma. Chi vuole instaurare delle relazioni con un potenziale partner, si affida alle app di dating che permettono di conoscere soggetti anche geograficamente distanti e creare appuntamenti virtuali o, se si vuole, fisici: riguardo a questi processi di interazione, vi sono prospettive antitetiche, le quali verranno approfondite all’interno del paragrafo. Oltre le pratiche di corteggiamento e la nascita di relazioni amorose e sessuali tramite applicazioni di dating, esiste quella pratica che viene chiamata sexting, la quale, può sfociare in contenuti sessuali che potrebbero mettere in pericolo gli adolescenti e la rappresentazione del Sé che stanno costruendo. Il terzo, ed ultimo capitolo, mette in risalto tutti i fattori di rischio che potrebbe causare un uso compulsivo dello smartphone nella fase di maturazione della personalità dei ragazzi; ho impiegato la mia ricerca per scoprire quali possano essere i disturbi da dipendenza da smartphone, attraverso diagnosi realizzati da studiosi e medici che si sono occupati del settore; ho indagato su metodi di prevenzione e terapie introdotte da psicologi competenti. Infine, ho voluto lasciare uno spazio per discutere della situazione provocata dal Covid-19, molto inerente all’argomento che sto trattando: il periodo ha costretto bambini, adolescenti e adulti a dover utilizzare dispositivi digitali per continuare le proprie attività scolastiche, lavorative ma, soprattutto, sociali.
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Informazioni tesi
Autore: | Serena Maria Casciana |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2020-21 |
Università: | Università degli Studi di Roma La Sapienza |
Facoltà: | Sociologia |
Corso: | Sociologia |
Relatore: | Assunta Viteritti |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 48 |
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