Linee per una storia dei rapporti tra antiurbanesimo e analisi sociologica
Tutto il pensiero umano, in modo più o meno consapevole, oscilla intorno a due concezioni: una, che definiremo tradizionale, crede che all'alba della storia l'uomo sia vissuto più intensamente; l'altra, che definiremo progressista, crede invece che la vera felicità l'uomo debba ancora conoscerla, e che ciò non potrà avvenire che attraverso la liberazione dei legami col passato.
Ogni dottrina, ogni idea umana ''tende'' a una delle due concezioni (tradizionale o progressista) in misura diversa, sino a giungere al paradosso di trovarsi equidistante dalle due (come zero è equidistante tra meno infinito e più infinito).
Sebbene fautori dell'avversione alla città siano stati via via filosofi, letterati, architetti, urbanisti ecc., la nostra attenzione si concentrerà sull'antiurbanesimo dei sociologi; costoro, tra i vari aspetti negativi della città, mettono maggiormente in risalto quelli aventi rilevanza sull'intero corpo sociale.
Ma, poichè la sociologia prima del suo affermarsi fu preceduta da varie correnti metodologiche e di pensiero che ne prepararono l'avvento e poichè non sempre è possibile discernere i confini tra sociologia e discipline affini, abbiamo dedicato la prima parte di questa tesi allo studio dell'antiurbanesimo presociologico e utopistico.
Affrontando il campo più propriamente sociologico abbiamo dedicato tutta la seconda parte del lavoro a tre autori che, tra i classici della sociologia, maggiormente avvertirono i pericoli e le contraddizioni della metropoli: Tonnies, Durkheim e Simmel. In essi si ritrovano compendiate tutte le critiche alla città che la nascente sociologia europea della fine ottocento seppe mettere in luce.
L'America, la terra in cui l'urbanizzazione raggiunse i suoi vertici più alti e in cui pure la sociologia ebbe il suo massimo sviluppo, divenne poi la patria dell'antiurbanesimo, anche se, come vedremo nella terza parte della tesi, qui esso ebbe delle componenti particolari, dovute alle contingenze storiche di quel continente.
Questo, a grandi linee, l'itinerario che percorreremo con la nostra ricerca. Al suo termine cercheremo appunto di trarre qualche conclusione, cercheremo cioè di ricondurre la materia particolare che avremo trattato allo schema più generale dal quale siamo partiti.
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Informazioni tesi
Autore: | Bruno Sebastiani |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 1970-71 |
Università: | Università degli Studi di Milano |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Scienze Politiche |
Relatore: | Franco Rositi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 147 |
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