Skip to content

Le politiche economiche dei governi italiani davanti alla crisi: 1972-1975

Nel decennio tra la fine degli anni sessanta e la fine degli anni settanta si consuma una trasformazione epocale sia delle ragioni di scambio a livello internazionale sia dei presupposti della crescita economica occidentale novecentesca. La crisi del fordismo arreca i suoi effetti sugli equilibri economico-monetari che non appaiano più ripristinabili con i modelli di intervento keynesiani di modulazione della domanda aggregata. All'epoca (prima metà degli settanta) era ancora distante una piena consapevolezza di tutte le implicazioni di tale crisi, in particolare nell'ambito delle classi dirigenti italiane. Peraltro era chiarissima, nei fatti, la fine (od almeno la crisi irreversibile) della rete di relazioni economiche tra le nazioni che aveva condotto alla crescita accompagnata da welfare state e all'interno della quale anche l'Italia aveva potuto godere del suo sviluppo quantitativo. Il dibattito nell'ambito delle maggioranze di governo e delle autorità monetarie del paese manifesta spesso il contrasto aspro tra posizioni teoriche e politiche molto distanti, ma tutto resta interno alla consueta visione delle cose e cioè quella che si esprime in politiche di volta in volta inflazionistiche o deflazionistiche alla ricerca di un “aggancio” con il ciclo economico mondiale.
In particolare la politica monetaria, funzionante prevalentemente, ma non solo, in modo restrittivo era stata praticata e considerata sino ad allora come la leva quasi esclusiva di intervento attivo sull’andamento del sistema economico.
Alla politica monetaria questo ruolo era derivato da due fondamentali fattori che si pongono a livelli diversi fra loro. Il primo è costituito dall’inefficienza e dalla poca manovrabilità che in Italia hanno sempre caratterizzato la pubblica amministrazione ed in particolare lo strumento fiscale, il quale avrebbe potuto costituire una valida alternativa come strumento di breve periodo. Il secondo dal fatto che esso corrispose alla mancanza di una politica di programmazione e d’intervento sulle strozzature e sugli squilibri strutturali contrassegnanti la realtà economica italiana.
Il dibattito nell'ambito delle maggioranze di governo e delle autorità monetarie del paese manifesta spesso all'epoca il contrasto aspro tra posizioni teoriche e politiche molto distanti, ma tutto resta interno alla consueta visione delle cose e cioè quella che si esprime in politiche di volta in volta inflazionistiche o deflazionistiche alla ricerca di un “aggancio” con il ciclo economico mondiale.
Il testo descrive analiticamente i singoli provvedimenti e le singole decisioni nella loro tecnicità, con l'intenzione di cercare di delinearne dall'interno il significato sotto il profilo politico ed economico . L'approccio è di tipo interdisciplinare e i fatti storici sono studiati alla luce del contesto problematico dell'economia e paradigmi interpretativi ed operativi a disposizione dei protagonisti.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
3 Introduzione Gli anni (1972-1975) in cui si apre e si svolge la più profonda crisi economica dell’Italia del dopoguerra, rappresentano anche un periodo di malessere acuto, se non di riconosciuto esaurimento, di alcuni strumenti di politica economica che avevano ricoperto, nell’esperienza italiana, un ruolo di primo piano. Fra tali strumenti vi è, in particolare, la politica monetaria, funzionante prevalentemente, ma non solo, in modo restrittivo e che era stata praticata e considerata sino ad allora come la leva quasi esclusiva di intervento attivo sull’andamento del sistema economico. Alla politica monetaria questo ruolo era derivato da due fondamentali fattori che si pongono a livelli diversi fra loro. Il primo è costituito dall’inefficienza e dalla poca manovrabilità che in Italia hanno sempre caratterizzato la pubblica amministrazione ed in particolare lo strumento fiscale, il quale avrebbe potuto costituire una valida alternativa come strumento di breve periodo. Il secondo dal fatto che esso corrispose alla mancanza di una politica di programmazione e d’intervento sulle strozzature e sugli squilibri strutturali contrassegnanti la realtà economica italiana. Le aziende a partecipazione statale, per vicende storiche quantitativamente estese, avrebbero potuto essere uno strumento di tale impegno programmatico. Ma, se

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Giancarlo Bedini
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 1976-77
  Università: Università degli Studi di Pisa
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Scienze Politiche
  Relatore: Giuseppe Are
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 158

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.

Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi