Le alture del Golan nel confronto tra Siria e Israele
Contrafforte meridionale della catena montuosa dell’Antilibano, le alture del Golan sono un altipiano e una regione montagnosa di carattere vulcanico, coperti da rocce basaltiche, profondamente accidentati da wadi, letti di torrenti ora prosciugati, incastonati tra ripidi versanti che si distendono per 1.800 km2 tra Siria, Israele, Libano e Giordania. Il Golan si presenta approssimativamente di forma ovale, con una larghezza compresa tra i 12 e i 25 km, e una lunghezza massima di 67 km. Se la superficie di questo territorio è quindi estremamente modesta, anche in confronto alla piccola taglia degli Stati che lo circondano, la sua particolare topografia gli conferisce un grande valore strategico. Su un’asse approssimativa Sud-Ovest/Nord-Est, le alture si elevano in modo abbastanza regolare formando una curva convessa fino al massiccio dello Hermon. Ad Ovest, nella parte israeliana, profonde scarpate si introducono con un forte dislivello nella stretta valle di Hula, che fiancheggia il corso superiore del fiume Giordano e del lago di Tiberiade. La linea di rilievo che domina questi spazi si eleva fino ad un massimo di 700 m. Ad oriente, dalla parte siriana, l’altura presenta una pendenza meno accentuata rispetto al versante occidentale, e termina sulla pianura di Hauran, che la separa da Damasco di soli 50 km. Negli altri punti una serie di coni vulcanici si elevano su un’asse Nord-Sud seguendo la linea approssimativa di divisione formata dalle acque del Giordano e del lago di Tiberiade. Queste protuberanze naturali, che arrivano a toccare anche gli 800 m di altezza, non costituiscono degli ostacoli capaci di compromettere un’invasione: infatti, essendo separate da molti chilometri di distanza l’una dall’altra, possono essere facilmente aggirate. Di contro, si possono rivelare preziose in due sensi: innanzitutto possono diventare dei nascondigli per le forze di difesa, da cui è possibile organizzare attacchi di disturbo contro un’invasione nemica; in secondo luogo possono servire come punti di osservazione, soprattutto nel caso in cui vi siano posizionati sistemi di osservazione moderni ed efficaci.
Dal 1967 il nome alture del Golan si riferisce ad un’area di 1.160 km2, equivalente a meno della metà di quella della Valle d’Aosta, che include la parte occidentale dell’altipiano, una piccola parte della valle del fiume Giordano a Nord-Est, e, più in alto, alcune zone montagnose a Nord che discendono verso Sud-Est dal monte Hermon. Le alture del Golan fecero parte del territorio siriano fino al 1967, quando Israele si impadronì della regione durante la guerra dei Sei Giorni. Da quel momento l’area è rimasta sotto occupazione israeliana. Il territorio fu difeso da Israele nel 1973, durante la guerra dello Yom Kippur, sebbene una parte sia stata restituita alla Siria.
Attualmente la Siria continua a domandare la restituzione del territorio, sostenendo che le alture del Golan fanno parte della regione di Quneytra . Mentre fonti israeliane hanno affermato che la popolazione locale sia emigrata, il governo siriano ha denunciato come gran parte dei residenti sia stata espulsa. A partire dal 1970 sono stati costruiti nell’area conquistata nuovi insediamenti israeliani. Israele ha sostenuto il proprio diritto di restare nell’area in base alla Risoluzione n. 242 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite , che richiama a “confini sicuri e riconosciuti, liberi da minacce o atti di forza”. Nel 1981 Israele ha applicato formalmente le sue “leggi, giurisdizione e amministrazione” alle alture del Golan, con l’emanazione della Legge delle alture del Golan . Da allora la zona è stata governata come parte del Distretto Nord di Israele. Questa annessione non è internazionalmente riconosciuta e la Risoluzione n. 242 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite considera l’area come parte dei Territori Occupati israeliani.
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Informazioni tesi
Autore: | Giovanni Andriolo |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Università degli Studi di Torino |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Relazioni internazionali |
Relatore: | Fabio Armao |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 133 |
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