La Spagna dalla crisi economico finanziaria ai primi segnali di ripresa: 2008-2013

3 INTRODUZIONE La crisi finanziaria ha duramente colpito la Spagna, soprattutto il settore delle casse di risparmio. Tale evento, che in generale produsse importanti conseguenze a livello internazionale, segnò un profondo cambiamento del settore bancario e la risoluzione di tale crisi richiese l’intervento finanziario del governo spagnolo, il quale durante il mese di giugno 2012, a causa dell’impossibilità di fronteggiare tale circostanza, fu obbligato a richiedere aiuto esterno all’European Financial Stability Facility (EFSF). Secondo un recente studio condotto dall’economista spagnolo Pablo Martín Aceña 1 , dal punto di vista storico, dal 1800 ai giorni nostri la Spagna attraversò ben 8 crisi bancarie, e molte di queste coincisero con parallele recessioni in altri paesi europei. Analizzando l’evoluzione storica delle casse di risparmio spagnole, tale settore cominciò a consolidarsi con la fondazione nel 1835 della prima istituzione, la Caja de Ahorros di Madrid (attualmente integrata nel noto gruppo Bankia); da allora la presenza delle casse di risparmio aumentò progressivamente con l’introduzione di nuove istituzioni. Successivamente, durante il periodo della dittatura del generale Francisco Franco (iniziata nel 1939, anno in cui si concluse la Guerra Civil Española e terminata con la sua morte, avvenuta nel 1975) il settore delle casse di risparmio fu posto sotto stretto controllo del governo e nonostante tutte le restrizioni applicate, si espanse in modo rilevante in termini di importanza nel mercato nazionale del credito, rappresentando il 30% 2 dello stesso. Dall’altro lato, in compenso, in questo periodo si rilevò una significante perdita dell’autonomia di cui beneficiarono fin dai primi tempi. 1 “The Saving Bank Crisis in Spain: when and how?”, Pablo Martín-Aceña, Asociación Española de Historia Económica, 2014. 2 Ibidem.