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La Fusione dei Comuni: comparazione tra Italia e Francia

La presente tesi di ricerca si propone di esaminare il fenomeno dell’associazionismo comunale degli ordinamenti italiano e francese nelle varie forme che gli stessi disciplinano. L’argomento si articola in una comparazione tra i due modelli giuridici e in un’analisi della natura dell’ente comunale in Francia e Italia.
Nel primo capitolo – in via preliminare - si analizza il ruolo del Comune, nell’ambito del sistema delle autonomie locali, anche alla luce della sua evoluzione storica e normativa; si ricostruiscono le funzioni svolte da tale ente nonché l’organizzazione e la strutturazione interna, oltre ai principi su cui esso si fonda, seguendo la disciplina dei testi fondamentali e delle legislazioni ordinarie.
Nel secondo capitolo ci si addentra nella parte centrale del tema, ovvero l’associazionismo tra enti comunali in Francia e in Italia: si parte dal percorso storico che tale strumento giuridico ha avuto nelle due esperienze; si elencano e si descrivono le varie forme associative che i due ordinamenti regolano e le loro applicazioni, istituendone una comparazione finale; alcuni cenni verranno altresì dedicati ad alcune ulteriori esperienze europee.
Nel terzo capitolo viene sviluppata un’analisi di due casi empirici, uno per ciascuna esperienza oggetto di analisi, così da farci meglio vedere nella loro applicazione gli sforzi normativi di Francia e Italia. I due esempi differiscono tra loro per natura, in quanto quello italiano consta di un nuovo Comune nato in seguito ad una fusione diretta tra enti preesistenti, mentre quello francese è un’intercomunalità che raggruppa ad un livello superiore enti che mantengono la loro autonomia.
Il fenomeno dell’associazionismo comunale non ha forse ricevuto l’attenzione che avrebbe meritato nel dibattito pubblico italiano. Tuttavia, esso acquisisce agli occhi del cittadino una speciale rilevanza dato il carattere di prossimità territoriale dell’ente comunale. Diversamente, in Francia gli ultimi anni hanno registrato una rilevante attività legislativa finalizzata a riordinare l’organizzazione delle istituzioni territoriali, razionalizzare l’amministrazione periferica e il sistema di decentramento locale.
Questa tesi intende approfondire tale materia, la quale desta curiosità e interesse nei cittadini degli enti che intendono seguire tale percorso e, allo stesso tempo, ne alimenta anche la diffidenza, elemento tra le principali cause di fallimento dell’associazionismo italiano. La comparazione in esame mira a evidenziare punti comuni e discordanti tra i due modelli, cercando quei difetti e quei pregi che potrebbero aiutare entrambi gli ordinamenti a perseguire una strada migliore nell’ambito dell’associazionismo comunale.

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3 1 Il testo costituzionale francese, entrato in vigore il 5 ottobre 1958, istituisce la cd. V Repubblica francese ed è la settima Costituzione repubblicana nella storia della Francia. 2 A queste cinque forme di amministrazione vanno aggiunte le autorità locali speciali che amministrano gli enti locali d’oltremare. 3 Art. 5 Cost. italiana. Capi tol o 1 – L ’e nte c omunal e ne gl i or di name nti c osti tuz i onal i Il primo capitolo si propone l’obiettivo di introdurre il Comune, partendo dal contesto più ampio dell’organizzazione territoriale degli ordinamenti italiano e francese, e facendo, poi, un’analisistoricadellanascitaedell’evoluzionediquestoenteinduediverseesperienze;infine, descrivendone il ruolo e la natura giuridica attuali. L’ordinamento giuridico italiano, secondo la Costituzione repubblicana del 1948, riconosce ampio spazio e potere alle autonomie territoriali, basandosi su un modello di equilibrio triangolare tra i vari livelli di governo: Stato, Regioni, enti locali (Province, Comuni e Città metropolitane); questi enti sono dotati di potestà legislativa, regolamentare e statutaria, e per questo resi estremamente indipendenti, vanno quindi a delineare il cosiddetto Stato re gionale . Il nostro testo fondamentale traccia l’essenza della Repubblica italiana accentuandone il carattere decentrato, riconoscendo l’importanza che gli enti intermedi e periferici dello Stato rappresentano per il governo della popolazione e del territorio d’Italia. L’ordinamento giuridico francese, disciplinato dalla Costituzione repubblicana del 1958 1 , istituisce cinque livelli di gestione territoriale: il Comune, le strutture di cooperazione locale, il Dipartimento, la Regione e lo Stato centrale 2 . La Francia è sempre stata modello di centralizzazione statale e la ripartizione territoriale di funzioni e competenze rende quello francese un mero decentramento amministrativo. Esso non è un modello federale, neanche può, però, essere accostato e paragonato al modello regionale italiano o spagnolo. Gli enti territoriali francesi non dispongono di poteri auto-organizzativi, né di potestà legislativa o autonomia finanziaria. Il grado di decentramento non rende la Francia uno Stato composto; giuridicamente esso è unitario, caratterizzato da una preponderanza dei poteri centrali sulle autorità locali. 1.1 Gli enti locali nell’ordinamento italiano La Costituzione italiana delinea una Repubblica che “riconosce e promuove” 3 le autonomie locali, che si impegna nel realizzare il più profondo decentramento amministrativo, che si

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