La cultura pastorale tra Puglia e Abruzzo
Il mio lavoro si apre facendo riferimento alla transumanza, una pratica molto antica che consiste nella migrazione delle greggi in inverno dalle montagne dell’Appennino e del sub Appennino alle pianure del Tavoliere di Puglia e un suo conseguente ritorno in estate.
Tale fenomeno migratorio, iniziato nel XIII secolo e durato per circa 400 anni ha caratterizzato la vita economica e sociale di alcune realtà del Mezzogiorno d’Italia, in particolare l’Abruzzo e la Puglia.
Nel Tavoliere di Puglia erano a stretto contatto i Pastori d’Abruzzo e i contadini Pugliesi i quali lavoravano fianco a fianco e spesso erano in concorrenza per la medesima terra e non era sempre facile trovare un punto d’incontro.
Spesso sorgevano conflitti tra le due fazioni e le cause erano molteplici ad esempio alle volte i contadini sconfinavano nelle vie di passaggio destinate alle greggi, tali vie venivano chiamate tratturi; e i pastori d’altro canto sconfinavano tali tratturi per entrare con il gregge nei campi coltivati rovinando così i raccolti.
Altra causa di tali dissidi sorgeva dal fatto che i pastori abruzzesi portavano introiti nelle casse del regno godendo di innumerevoli privilegi che non venivano riconosciuti ai contadini.
Per questo sovente si assisteva a lotte armate tra le due popolazioni.
Nonostante i frequenti conflitti, la pratica della transumanza, ha creato i presupposti per una profonda interrelazione tra i contadini pugliesi e i pastori abruzzesi. Lungo i tratturi infatti non si spostavano solo greggi ma anche riti, culti, credenze, usanze, tradizioni e leggende.
Diversi sono i culti pugliesi che pian piano si sono irradiati nella cultura abruzzese presumibilmente ad opera dei pastori, in particolare i tre patroni di Puglia: San Michele Arcangelo, San Nicola di Bari e la Madonna Incoronata ancora oggi venerati.
Il culto di San Michele Arcangelo, in Puglia era molto sentito già dal V secolo, data della sua apparizione a Monte Sant’Angelo nei pressi di Foggia. Al santo si lega proprio il calendario della transumanza che iniziava e finiva con i due pellegrinaggi da parte dei pastori alla grotta di San Michele arcangelo a Monte Sant’Angelo, il 29 settembre data di Inizio della transumanza e l’8 maggio data della sua fine.
In Abruzzo sono moltissime le grotte dedicate al culto di san Michele, come si nota dalla cartina si trovano lungo i 3 principali tratturi dove venivano impiegate come ricovero dei pastori e delle loro greggi.
La prima grotta è quella di Bominaco, Lettomanoppello, Palombaro, Lama dei Peligni, Liscia, Pescocostanzo, Balsorano.
Ciò che accomuna queste grotte non è solo la forte devozione a San Michele Arcangelo, a cui sono dedicate ma anche diversi elementi come la presenza di sorgenti, l’altura dei suoi luoghi, la cavità e la forte presenza pastorale.
San Nicola, un santo marinaro in Puglia, è divenuto in Abruzzo il santo protettore dei pastori, sono moltissime le chiese e le cappelle votive costruite in suo onore.
La provincia di Chieti è forse quella in Italia dove il culto del santo è più vivo: Lanciano, Ortona, Vasto, Pollutri.
Proprio nel borgo di Pollutri avviene il 6 dicembre la festa delle fave, in piazza infatti vengono allestiti diversi calderoni colmi di fave in cottura.
Come per gli altri due Santi anche la Madonna Incoronata è particolarmente venerata in Puglia, infatti nei pressi di Foggia troviamo un santuario in suo onore; riguardo alla data di inizio di tale culto non vi è alcuna testimonianza.
Anche a Pescasseroli, in Abruzzo, sorge un santuario dedicato alla madonna incoronata molto simile a quella di Foggia; proprio per questa analogia i pastori transumanti quando si trovavano nei territori di Puglia, andavano a visitare la loro Madonna Nera per sentirsi meno soli e quasi a casa propria.
Questi legami sono stati ufficialmente rinnovati nel settembre dell’83 quando c’è stato un gemellaggio tra la città di Foggia e quella di Pescasseroli.
Il mio lavoro non è incentrato sul fenomeno della transumanza fine a se stessa ma ho cercato di sottolineare le conseguenze, soprattutto culturali che tale fenomeno ha portato nelle due realtà.
I pastori abruzzesi e i contadini pugliesi di ieri ci insegnano che piuttosto che irrigidirsi nella difesa della propria cultura spesso è più proficuo e gratificante uno scambio di esperienze e culture capace di generare forme di vita sociali e di relazioni interpersonali più ricche e stimolanti.
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Informazioni tesi
Autore: | Federica Dell'olio |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Università degli Studi di Teramo |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Scienze del turismo |
Relatore: | Francesca Fausta Gallo |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 95 |
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