Il supporto della PA all'orientamento lavorativo dello studente

Nell'attuale contesto storico-sociale, caratterizzato da un'elevata complessità, da un ritmo di trasformazioni in continuo aumento, da uno stato diffuso di incertezza sulla sua evoluzione e quindi di confusione generale, l'educazione può svolgere un ruolo centrale nel condurre i giovani a sviluppare le loro capacità di adattamento e di pianificazione sia a medio che a lungo termine. L'orientamento dei giovani può essere considerato un fattore strategico nel processo di sviluppo del Paese e rappresenta una forza di sostegno nel rinnovamento del sistema educativo sia a livello locale che nazionale. L'obiettivo dell'orientamento nelle scuole è quello di stimolare un processo di crescita e di responsabilità, aiutando i giovani a trovare dentro di sé risposte a domande fondamentali (quali sono i loro interessi, le loro motivazioni, i loro progetti di vita e le possibilità concrete di realizzarli) e a fare scelte autonome, che tengano conto della realtà sociale. Ciò richiede una revisione dei modelli e dei metodi di intervento utilizzati nella orientamento che si svolge nelle scuole, al fine di sostenere i giovani nelle scelte e nelle transizioni.

Ciò richiede anche un coordinamento tra diversi sistemi (scuola, formazione professionale, servizi di orientamento, università, ecc.) che, a sua volta, richiede l'esistenza di una rete di relazioni tra le diverse organizzazioni che hanno missioni specifiche di orientamento. Questo lavoro, in dettaglio, si sviluppa in tre capitoli, ciascuno dei quali è suddiviso in paragrafi. Il primo capitolo è un'introduzione e una presentazione degli aspetti generali dell'orientamento nel suo complesso. C'è un riferimento alle origini, alle diverse definizioni e alle fonti di informazione, significato dei soggetti alla base delle iniziative di supporto (fonti, mercato del lavoro, produzione scientifica e letteraria).

Il tema del secondo capitolo è l'insieme degli aspetti psicologici legati all'attività di costruire la propria carriera; in che modo i professionisti possono aiutare gli utenti a mostrare e manifestare queste caratteristiche; quali sono i rischi che ostacolano le competenze; in che modo l'ambiente sociale (scuola, famiglia, posto di lavoro) può avere un'influenza sull'attività lavorativa, personalità dell'individuo; in quali circostanze sono necessari interventi mirati e qual è l'idea che gli studenti hanno dell'ingresso nel mondo del lavoro (quindi una descrizione delle loro preoccupazioni, aspettative, motivazioni, ecc., tra gli altri punti).

Infine, il terzo capitolo si riferisce all'attività portante da una prospettiva concreta: si tratta di una presentazione dei ruoli professionali come consulente, o di attività come il mentoring e il coaching, nonché la descrizione delle competenze e dei titoli di studio. La descrizione delle competenze e delle qualifiche educative che i professionisti sono tenuti a possedere. Poi c'è un elenco di tutti gli strumenti professionisti (suddivisi in base a una convenzione) e delle strutture di supporto sul territorio e all'Università. Alla fine del lavoro si riportano due esperienze reali di cuscinetto a scuola, sono un esempio di ciò che viene menzionato e che riguarda maggiormente l'implementazione di uno strumento specifico: il Questionario Professionale Pive Factor.