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Il problema dell'ingerenza umanitaria e del diritto dell'autodeterminazione dei popoli nello Sri Lanka

Centinaia di turisti italiani visitano ogni anno la splendida isola dello Sri Lanka tuttavia pochi di loro sono consci della guerra civile che si combatte da circa 25 anni nella parte settentrionale dell’isola.
Oltre a voler semplicemente porre il conflitto all’attenzione generale, una delle ragioni che senza dubbio mi ha spinto a scrivere questa tesi è stata la volontà di capire in maniera più dettagliata le motivazioni che hanno dato luogo ad una lenta ma massiccia diaspora di Tamil dalla loro terra natia in tutto il mondo. E’ troppo riduttivo affermare infatti che il conflitto in atto sia inevitabile data l’eterna conflittualità fra i due popoli per la supremazia territoriale: i motivi di questo conflitto nascono da soprattutto scelte politiche errate.
Inoltre nonostante si parli spesso di un mondo ormai globalizzato e di società multietniche, forti sono le spinte di alcuni popoli ad affermarsi in maniera indipendente nel panorama internazionale. Il diritto internazionale, come vedremo, sostiene infatti che titolari del diritto all’autodeterminazione siano solo gli stati colonizzati, e dunque limita, di fatto, questo diritto ad un solo periodo storico. Ciononostante, il problema è più che mai attuale: proprio in questi giorni vi è stata, infatti, la dichiarazione d’indipendenza del Kosovo. Come si può dunque giustificarla, di fronte alla negazione della stessa ad altri popoli?
Non di minor rilievo è il problema della violazione di diritti umani nel corso dei conflitti armati. Nello Sri Lanka, in particolare, i partecipanti alla guerra civile sono circoscritti: da una parte abbiamo i soldati dell’esercito dello Sri Lanka, dall’altra delle organizzazioni ribelli di carattere militare. La popolazione, dunque, non combatte in prima persona, ma purtroppo si trova coinvolta in quanto vittima delle ripicche di entrambe le parti. Le accuse di violazioni di diritti umani sono, in verità, rivolte ad entrambe le parti, tuttavia sussistono delle forti critiche allo Stato, che viene tacciato di genocidio nei confronti dei Tamil. Essendo questo un problema tuttora fonte di discussione, ho trovato importante riportare i principi delineati nel rapporto della Commissione Internazionale sull'Intervento e la Sovranità degli Stati riguardante la responsabilità di proteggere, che è al momento l’unica codificazione disponibile sull’argomento.
Concludendo ho voluto sottolineare i motivi che, a mio avviso, rendono necessario un intervento nella guerra civile in corso e quelli che lo hanno finora impedito. Ho inoltre cercato di riportare le soluzioni, in parte anche contrastanti, proposte da vari osservatori del conflitto.

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8 CAPITOLO 1 LA GUERRA CIVILE NELLO SRI LANKA 1.1 La nazione e la sua popolazione L’isola splendente, l’isola di Serendipity 1 e il paradiso terrestre sono solo alcuni dei appellativi utilizzati per descrivere la nazione dello Sri Lanka, il cui nome ufficiale è Repubblica Democratica Socialista dello Sri Lanka, ma che molti ancora conoscono come Ceylon 2 ovvero il nome attribuitogli dagli inglesi ed utilizzato fino al 1972. Lo Sri Lanka si trova nell’Oceano Pacifico al largo della costa sud-orientale del subcontinente indiano da cui è separato da un tratto di mare di 22 miglia chiamato lo Stretto di Palk. Il suo territorio a forma di lacrima si estende per 64˙ 740 km 2 e raccoglie innumerevoli bellezze naturali. L’isola ha una delle società più complesse dal punto di vista etnico e religioso: attualmente convivono all’interno del territorio 19,630,230 persone 3 , le quali, nonostante appartengano tutte allo Stato dello Sri Lanka, si possono suddividere in vari gruppi a seconda della loro etnia, lingua e religione. 1 La parola serendipity fu coniata da Horace Walpole nel 1754 sulla base di una leggenda intitolata "I Tre Principi del Serendip" ovvero l’antico nome arabo dello Sri Lanka. Walpole utilizzò questa parola per descrivere la capacità di scoprire, in maniera del tutto casuale, qualcosa di inatteso e meraviglioso che non ha nulla a che vedere con quanto si stava cercando. 2 Deriva dal portoghese. 3 Dato aggiornato al 2006. Fonte: Country Profile, Sri Lanka Review 2007.

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