Skip to content

Il movimento neoconservatore statunitense

Mi propongo di rendere pensabile quello che a molti è apparso un paradosso, un assurdo. Durante gli anni sessanta del Novecento una corrente di pensiero principalmente composta da cittadini di origine non americana, che nel corso dei vent’anni precedenti aveva partecipato al dibattito politico da posizioni vicine alla tradizione del socialismo rivoluzionario, ha conquistato l’egemonia culturale negli Stati Uniti d’America. Dalla prima metà degli anni ottanta ad oggi i neoconservatori sono stati perfino capaci di far eleggere due Presidenti, i repubblicani Ronald Reagan e George W. Bush. Si tratta di un problema che interessa soprattutto noi europei, così attenti ai significati pratici che dicotomie come Destra/Sinistra o conservatorismo/progressismo suggeriscono. Il cittadino medio europeo formula un proprio giudizio di valore generalmente critico tenendo a mente il disprezzo che ogni neoconservatore mostra nei riguardi delle Nazioni Unite, del multilateralismo e del diritto internazionale. Vi è chi, sulla scia di un’ottica economicista e fortemente polemica, ha interpretato questo movimento niente più che come un gruppo di uomini che hanno saputo meglio di altri elogiare l’imperialismo americano e che per questo sono stati ripagati dalle multinazionali con un posto al sole vicino alla Stanza dei bottoni. Altri, invece, sostengono che il neoconservatorismo sia un progetto politico derivante da una ben identificabile attitudine comportamentale, quella dell’etica della convinzione, l’applicazione insomma di uno schema concettuale da inquadrarsi nel filone del radicalismo politico. Un movimento sì conservatore, ma anche genuinamente americano, e quindi impossibile da comprendere se analizzato “alla maniera europea”, al di fuori della peculiarità americana. Ciascuna griglia interpretativa ha il suo merito, ma nessuna ha saputo offrire una spiegazione davvero esaustiva del problema. Dal mio punto di vista, il neoconservatorismo può essere definito propriamente come l’ideologia politica che è alla base del movimento neoconservatore statunitense. Il Verbo neocon nasce nella seconda metà degli anni sessanta in ambienti non conservatori ed è il frutto del profondo ripensamento operato da alcuni intellettuali dei temi cari alla sinistra non comunista verificatosi negli Stati Uniti una decina di anni addietro. Proponendosi, per bocca stessa dei suoi fondatori ed epigoni, come il pensiero politico che rispecchia nel modo più nobile l’essenza della civiltà occidentale, il neoconservatorismo si prefigge come massimi obiettivi: 1) la difesa della democrazia liberale e capitalista da attacchi interni ed esterni nei Paesi ove essa sia già stata instaurata; 2) la sua estensione alle aree del mondo in cui essa non sia operativa. In quanto progetto politico con aspirazioni globali, il neoconservatorismo deve essere iscritto fra le teorie politiche radicali o utopistiche. Occorre, in seconda analisi, separare il movimento neocon, da riferirsi geograficamente agli Stati Uniti d’America o al limite anche alla Gran Bretagna, da una ancora non ben definita attitudine, un certo modo di pensare il mondo ed il proprio ruolo nel mondo che il neoconservatorismo condivide almeno in parte con altre forme di pensiero politico radicale per come si sono manifestate in ambienti sia cronologicamente antecedenti alla formazione del movimento (il puritanesimo nel Seicento inglese e nei primi decenni del Settecento americano), come anche non anglosassoni (si pensi ai bolscevichi russi). Riguardo la causa primaria del successo del neoconservatorismo negli Stati Uniti, io credo si sia trattato di un caso andato a buon fine di innesto, proprio del tipo di quelli che si inducono in agricoltura. Infatti le idee e le argomentazioni di fondo sostenute dai primi neocons, seppur provenienti in larghissima misura da un ambiente religioso e politico differenti da quelli dominanti negli Stati Uniti (cristianesimo protestante e liberalismo), si sono armonicamente inserite con i filoni principali di politica estera ed interna americana. Ho quindi portato a termine la ricerca delle condizioni che hanno reso possibile la buona riuscita di questo innesto. Per comprendere non solo i caratteri dell’eccezionalismo americano ma anche il nostro presente.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
3 INTRODUZIONE Mi propongo di rendere pensabile quello che a molti è apparso un paradosso, un assurdo. Durante gli anni sessanta del Novecento una corrente di pensiero principalmente composta da cittadini di origine non americana, che nel corso dei vent’anni precedenti aveva partecipato al dibattito politico da posizioni vicine alla tradizione del socialismo rivoluzionario, ha conquistato l’egemonia culturale negli Stati Uniti d’America. Dalla prima metà degli anni ottanta ad oggi i neoconservatori sono stati perfino capaci di far eleggere due Presidenti, i repubblicani Ronald Reagan e George W. Bush. Oggi, come venti anni fa, gli americani non sono tutti neoconservatori, eppure la grande maggioranza di essi, a differenza degli europei, comprende bene il loro ragionare. Inoltre, quando il loro programma di politica interna ed estera, sempre lo stesso nelle sue linee essenziali (l’esempio più palese lo si è avuto durante le ultime elezioni presidenziali), viene sottoposto al vaglio dell’elettorato statunitense c’è da aspettarsi che ne catalizzi l’approvazione maggioritaria. A dire il vero si tratta di un problema che interessa soprattutto noi europei, così attenti ai significati pratici che dicotomie come Destra/Sinistra o conservatorismo/progressismo suggeriscono. Da un lato, il politologo o il filosofo politico europeo è irritato ed insospettito (a ragione) dalla disinvoltura con cui gli autori neoconservatori passano da espressioni care al bagaglio culturale della sinistra rivoluzionaria ad altre degne del più gretto dei conservatori. Viceversa, il cittadino medio europeo formula un proprio giudizio di valore generalmente critico tenendo a mente il disprezzo che ogni neoconservatore mostra nei riguardi delle Organizzazioni internazionali come le Nazioni Unite, del multilateralismo e del diritto internazionale. Immaginiamo ora, tralasciando le posizioni di entusiastica adorazione di chi supporta il neoconservatorismo in USA come anche in Europa, una linea retta che da sinistra verso

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Alessandro Coccolo
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2004-05
  Università: Università degli Studi di Padova
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Scienze politiche e delle relazioni internazionali
  Relatore: Giorgio Carnevali
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 74

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

afghanistan
commissione trilaterale
comunismo
eterogenesi dei fini
etnocentrismo
fine della storia
george w. bush
guerra fredda
guerra preventiva
huntington
iraq
kristol
neoconservatori
pessimismo antropologico
puritanesimo
reagan
relativismo culturale
relazioni internazionali
stati uniti d'america
usnss

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi