Il flusso migratorio dei rumeni in Italia. Storie, problematiche, aspetti sociali.
L’idea di una tesi sull’immigrazione, in particolare rumena, è strettamente correlata al dibattito sempre più attuale, legato a questo fenomeno. Il riferimento specifico all’immigrazione rumena nel nostro territorio nasce da una parte per la presenza ormai cospicua di cittadini rumeni in Italia, dall’altra,perché ho sempre subito il fascino della storia dei Paesi dell’Est Europeo, in particolar modo della Romania, che è sempre stata una Nazione sui generis all’interno dell’ex blocco sovietico. Popolo latino, assimilato ad un blocco di matrice slava, di cui ha subito influssi nella lingua, nell’imposizione di un modello politico, ha sempre rivendicato la propria alterità culturale, che si è palesata soprattutto nell’imprimatur nazionalista del regime di Ceausescu, finalizzato a rendere la Romania indipendente dall’ex blocco socialista. Questo per me era un dato molto interessante da analizzare.
Il presente lavoro si articola in un’introduzione, tre capitoli ed una conclusione. A fine tesi, è stata allegata un’appendice, riportante le interviste integrali fatte agli immigrati rumeni e a cittadini italiani.
Questo studio si propone come finalità l’analisi del fenomeno dell’immigrazione rumena in Italia, seguendo un percorso ben preciso: nel primo capitolo si è affrontata la storia politica della Romania, in primo luogo, con brevi accenni alle sue origini, poi, ripercorrendo le tappe peculiari del regime comunista – insediatosi in questo Paese dopo la seconda guerra mondiale – fino alla caduta del sistema socialista.
Non era possibile, infatti, affrontare il fenomeno migratorio rumeno in Italia, senza prima capire l’evoluzione storica di questa nazione, abbastanza complessa e particolare, come vedremo in seguito.
Il secondo capitolo ci introduce più concretamente nel tema di questa ricerca: il primo paragrafo tratta il periodo post comunista in Romania, la situazione politica attuale, la nascita di questa neo-democrazia, per alcuni versi “traballante”, presentando le varie problematiche interconnesse, facendoci cogliere le motivazioni legate all’emigrazione da questo Paese.
In seguito, ossia nel secondo paragrafo, a sua volta suddiviso in quattro sottoparagrafi, ho cercato di mettere in rilievo prima di tutto la radice etimologica di “emigrazione” ed “immigrazione”, successivamente ho cercato di analizzare il fenomeno dell’immigrazione italiana nel contesto europeo, esaminando le modalità di intervento dell’UE rispetto alla politica migratoria, soprattutto dell’Est Europeo, la legislazione italiana in materia di immigrazioni: in questo sotto paragrafo è stato delineato un excursus legislativo, con le caratteristiche più determinanti, le eventuali evoluzioni o regressioni legislative i materia di immigrazione.
Infine negli ultimi due paragrafi si è tentato di entrare più direttamente nel “caso rumeno”, prima con un’analisi della problematica dell’integrazione dello straniero in Italia e sulle modalità di azione e reazione della società italiana; poi, con uno studio delle presenze culturali e religiose, portate dagli stranieri, del ruolo della chiesa cattolica italiana. Il discorso si è sviluppato in modo sia generale, trattando la problematica dell’immigrazione, che particolare con precisi riferimenti all’immigrazione rumena.
L’ultimo paragrafo presenta i discorsi dei Presidenti della Repubblica Rumena e Italiana, introducendo il terzo capitolo, riguardante le problematiche e gli aspetti sociali dell’immigrazione rumena in Italia.
L’ultimo capitolo utilizza, a livello metodologico, l’indagine diretta attraverso lo strumento dell’intervista: si è ritenuto opportuno che la migliore fonte di ascolto fosse la “viva voce” dei protagonisti , sia rumeni che italiani, per guardare il fenomeno sia dal punto di vista dell’ “ospitato” che dell’ “ospitante. Ne è scaturito un dialogo a più voci, che ha messo in rilievo le storie, le speranze, le paure, le motivazioni più profonde, apportati dai due mondi.
È stata un’esperienza interessante a livello culturale, ricca dal punto di vista umano, ma anche difficile, in quanto, sovente, mi sono confrontato con le timidezze, con le paure, con il disagio causato dall’uso del registratore.
La conclusione è sui generis, poiché è rappresentata da una testimonianza di una persona italiana, che è stata per qualche tempo in Romania. Mi è sembrato un modo originale di chiudere questa ricerca, senza appesantirla ulteriormente con pareri, ipotesi, che, comunque, erano state già affrontate durante il corso del lavoro.
L’appendice, infine, riporta integralmente le interviste, con qualche modifica, laddove si è reso necessario, per rendere le espressioni corrette linguisticamente.
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Informazioni tesi
Autore: | Emilio Costantino |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2003-04 |
Università: | Università degli Studi di Teramo |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Scienze statistiche |
Relatore: | Daniele Ungaro |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 119 |
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