Idea di nazione nell'ambito della Rivoluzione Francese

3 INTRODUZIONE Questo lavoro mirerà a indagare circa l’idea di nazione sviluppatosi nel panorama politico europeo alla fine del XVIII secolo e, in particolare, nella decade intercorrente tra il 1789 e il 1799, il periodo della Rivoluzione Francese, e il passaggio così del concetto de quo dall’età moderna all’età contemporanea. Fino a detto periodo la locuzione aveva una connotazione astratta e a carattere generale, con nazione si intendeva de facto un indeterminato insieme di più soggetti e non vi era ancora alcuna concezione ‘romantica’ della definizione. In questo periodo di sconvolgimento culturale, sociale e politico emerge particolarmente la figura di Emmanuel Joseph Sieyès così come definito da Edmund Burke, politico e filosofo britannico, il ‘teorico della rivoluzione’. Giacobino e membro degli ‘idéologues’, Sieyès fu tra coloro che meglio avevano incarnato lo spirito rivoluzionario francese tracciando, attraverso i suoi pamphlet, le linee guida concettuali di quello che sarebbe dovuto essere uno stato innovativo e moderno che avrebbe avuto quale caratteristica precipua l’essere cittadino abbandonando così la visione nazionalistica dello stato assoluto imperante fino a quel periodo legato alla concezione di suddito di un regno tramandato per eredità. Di per se basterebbe, dunque, solo questo aspetto, brevemente accennato, per far comprendere l’importanza innovativa della Rivoluzione e dei suoi maggiori teorici che hanno ideato uno stato, uno Stato scevro da qualsiasi concezione assolutistica che adesso è diventato nazione mediante la partecipazione attiva di tutti alla vita politica e non più appannaggio di poche caste fino ad allora suddivise nelle quattro macro – categorie che potevano ambire a spartirsi la funzione pubblica: la Spada , la Toga, la Chiesa e l’Amministrazione. Adesso il Tiers État che manteneva con la sua forza lavoro le summenzionate categorie, reclamava la sua quota di partecipazione nella vita pubblica e Sieyès si era fatto portavoce di questa rivendicazione infatti nella sua dottrina ,che sarà esaminata approfonditamente nei prossimi capitoli del presente