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Gli spazi del commercio nei processi di rigenerazione urbana del capoluogo dorico

Il presente lavoro di tesi si propone di analizzare le dinamiche di modernizzazione distributiva che hanno investito la città di Ancona nell’ultimo ventennio, valutando il ruolo del commercio nella costruzione dell’attuale assetto urbano e nella nascita di nuove centralità fuori dal centro storico.
L’approccio metodologico di tipo quali-quantitativo si baserà sul confronto tra le diverse zone della città; verrà presa in considerazione l’evoluzione dell’offerta commerciale nella contrapposizione tra centro storico, caratterizzato da forme di offerta più tradizionali, e la realtà periferica, che trova nei format distributivi più moderni le ragioni di una riscoperta vocazione commerciale.
In particolare, emergeranno i vantaggi e i limiti dei due sistemi di organizzazione commerciale e i fattori sociali, politici ed economici che hanno concorso nel tempo alla loro creazione e al loro cambiamento. Ovvero verranno evidenziate le tendenze in atto e le forze che muovono il processo di modernizzazione.
Tale discorso, inserito in una cornice transcalare, terrà conto dell’evoluzione distributiva italiana e della sua situazione attuale, ma soprattutto verrà rivolta particolare attenzione alla realtà marchigiana che verrà analizzata e descritta anche dal punto di vista economico e infrastrutturale.
Per meglio comprendere le dinamiche evolutive del commercio, sarà illustrato nella prima parte del lavoro il quadro normativo vigente, approfondendo sia l’evoluzione della disciplina nazionale dal secondo dopoguerra ad oggi, sia l’attuale legislazione regionale e comunitaria. In tal modo si sono voluti evidenziare obbiettivi e risultati attraverso i quali i legislatori hanno determinato cambiamenti nel settore commerciale.
Verranno inoltre approfonditi gli aspetti più caratterizzanti e i limiti che contraddistinguono le diverse tipologie del commercio, che saranno suddivise in questo caso in due macrocategorie: moderno e tradizionale.
Lo scopo è quello di valutare la loro capacità di soddisfacimento della domanda e il loro inserimento nel contesto cittadino, così da fornire un valido strumento di analisi territoriale e poter comprendere le dinamiche che portano alla costruzione di nuovi assetti urbani.

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4 INTRODUZIONE Mai come oggi la società ci ha abituato a cambiamenti repentini, a una quotidiana rivoluzione dei linguaggi, dei rapporti e dei modi stessi che usiamo per confrontarci e interagire con ciò che ci circonda (Istat, Le statistiche culturali in Europa, 2004, pp.13-14). I cambiamenti che modificano incessantemente il nostro stile di vita sono materialmente concretizzati negli interventi che l’uomo opera sull’ambiente in cui vive per renderlo funzionale alle attività necessarie al proprio (ben)essere (Cirelli C., 2007, p. 19). In special modo le città, tra le più complesse strutture umane, sono lo specchio della società e della cultura che le ha create e che giorno dopo giorno contribuiscono lentamente alla sua evoluzione. Esse possono essere considerate come grandi libri in cui diversi modi di concepire gli spazi e l’organizzazione si affiancano e si sovrappongono come pagine nel corso dei secoli. Dalle antiche città-stato fino alle moderne metropoli, esse hanno rappresentato il fulcro dell’economia, della cultura e dell’organizzazione politica (Finocchiaro E., 2008, p. 67). Il tema principale di questa tesi verterà sul rapporto antico e complesso che lega intimamente la città ed il commercio. Quest’ultimo nelle sue forme moderne ha garantito sicuramente numerosi vantaggi ma ha creato al contempo problemi complessi nella realtà urbana, in particolar modo tra il centro e le periferie. La realtà presa in esame sarà quella di Ancona, capoluogo di una regione vivace e dall’antica tradizione commerciale. Il titolo che si è voluto dare a questo lavoro mette in risalto come sin dalla fondazione dorica, Ankon (l’antico nome greco), sia stata pervasa dalla sua naturale vocazione commerciale.

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