Come la rete ha cambiato il ruolo dell'immagine: dai cartelloni pubblicitari al social commerce

5 Introduzione Una presenza massiccia e costante dei social media e delle loro micro-celebrities, pronte a fornire ispirazioni e consigli di ogni tipo attraverso immagini ipnotiche, rende quasi difficile credere che quando il magnifico mondo della pubblicità ha preso piede, era nei libri di storia dell’arte che si potevano trovare i primi pseudo annunci pubblicitari. Oggi, sono molti gli antagonisti della pubblicità, infatti, si ritiene ci sia una concezione diffusa per cui alla base del lavoro di un comunicatore ci sia un unico scopo: vendere imbrogliando. In realtà, la parte comunicazionale di un’azienda comprende molto più di quanto ci si possa immaginare dall’esterno e non si tratta di un lusso accessibile solo per chi ha tempo e denaro in eccesso. Le persone, sempre più distratte e passive, non si rendono conto di quanto siano circondate in ogni istante da una qualche forma di comunicazione che magari non ritengono tale. E così, il presente lavoro è volto a comprendere come dai primi bozzetti pubblicitari sia avvenuta un’evoluzione che, oggi, consente a moltissime persone comuni di creare qualcosa di proprio e promuoverlo attraverso le forme più svariate. Il primo capitolo sarà dunque sviluppato, a livello temporale, a partire dall’Ottocento, periodo della Rivoluzione Industriale nel quale sono nati i primi manifesti, sino ad arrivare alla fine degli anni Novanta, in cui la fotografia ha iniziato a farsi portatrice di forti messaggi sociali. Il secondo, invece, entrerà più nel vivo della questione e per la prima volta si avrà modo di chiedersi “Come la rete ha cambiato il ruolo dell’immagine?”, nonché oggetto del presente scritto. Partendo dall’avvento della rete, questa sezione sarà principalmente dedicata al cambiamento dello scenario avvenuto grazie al web e ai social media. Inoltre, il concetto di visual storytelling sarà il perno di questa parte che dimostrerà l’importanza dell’immagine, la quale si scoprirà nascondere molto più di quanto si creda.