Afghanistan nelle relazioni internazionali, dal grande gioco al ritiro delle forze Nato
Tale analisi intende mostrare come l'Afghanistan è stato oggetto dell'interesse delle potenze mondiali e della comunità internazionale dal XIX secolo al XXI secolo. Nel XIX e per parte del XX secolo l'Afghanistan per la sua collocazione geografica tra due imperi è stato oggetto di campagne militari e intromissioni russe e britanniche. Dalla fine della seconda guerra mondiale lo scontro per il controllo politico dell'Afghanistan ha riguardato l'Unione Sovietica e gli Stati Uniti.
Dal 1998 di nuovo l'Afghanistan catturò l'attenzione delle potenze mondiali e della comunità internazionale. Il motivo fu l'ospitalità e il sostegno logistico che il regime dei talebani fornì ad Osama Bin Laden, il capo di Al Qaeda.
Osama bin Laden dall' Afghanistan organizzò gli attentati alle ambasciate statunitensi in Kenya e in Tanzania e al cacciatorpediniere statunitense Uss Cole. Al Qaeda l'11 Settembre 2001 realizzò un attentato alle Torri Gemelle e al Pentagono che causò quasi 3000 morti. Gli Stati Uniti organizzarono l'operazione militare denominata Enduring Freedom per catturare gli esecutori e i mandanti degli attacchi terroristici e rovesciare il regime dei talebani. L'operazione venne legittimata dalla risoluzione Onu n. 1368.
Il regime dei talebani fu sconfitto. Il 7 Dicembre 2001 il Mullah Omar ordinò la resa. Osama bin Laden riuscì a fuggire in Pakistan. In Afghanistan fu istituita una Repubblica presidenziale, Presidente dell' Afghanistan fu dal 2009 al 2014 Hamid Karzai e dal 2014 al 2021 Ashraf Ghani. La comunità internazionale continuò ad essere impegnata in Afghanistan per garantire la stabilizzazione del nuovo assetto istituzionale ed evitare il diffondersi del terrorismo e diede vita alla missione Isaf.
L'Isaf fu legittimata dalla risoluzione Onu 1386 del 20 Dicembre 2001 e aveva il compito di collaborare con il governo guidato da Karzai al fine di assicurare la sicurezza in Kabul e nelle aree adiacenti.
L'Isaf era iniziata come Missione multinazionale e il comando era a rotazione semestrale fra le diverse nazioni partecipanti ma dall'Agosto 2003 la gestione fu affidata alla Nato.
Dall'Ottobre 2001, vista la grande instabilità si decise di estendere il mandato Isaf all'intero Afghanistan. La risoluzione Onu 1510 dell'Ottobre 2003, approvò l'allargamento delle attività delle missione Isaf a tutto il territorio afghano. Progressivamente i paesi partecipanti all'Isaf aumentarono a più di 50.
La missione Isaf accanto ad attività militari si occupò di sostenere lo sviluppo economico dell'Afghanistan e di costruire strutture sociali e sanitarie. Le strutture preposte allo scopo furono i Provincial Reconstruction Team. La comunità internazionale ritenne che migliorando le condizioni di vita dei cittadini si potesse togliere ai terroristi e ai talebani l'appoggio della popolazione. Si attuò il cosiddetto state building. Nel Febbraio 2010 Barack Obama decise di sferrare un'offensiva decisiva contro i talebani nella provincia dell' Helmand. L'operazione fu denominata Moshtarak.
Il fallimento della missione Moshtarak fu un punto di svolta nella guerra, poiché con il suo fallimento gli americani si resero conto di non poter vincere la guerra per quanto potessero aumentare le truppe e i bombardamenti.
Progressivamente dal 2012 le forze internazionali schierate in Afghanistan cominciarono a diminuire. Le missioni Enduring Freedom e Isaf terminarono nel Dicembre 2014 e furono sostituite dalla Operazione Sostegno Risoluto e Enduring Sentinel.
Dal momento che le forze internazionali cominciarono a lasciare il paese la perdita del controllo del territorio afghano da parte del governo divenne sempre maggiore. I Talebani stavano riconquistando il paese.
A Doha nel Qatar nel Febbraio 2020 sotto la presidenza di Donald Trump fu stipulato un accordo tra i Talebani e gli Stati Uniti.
L'accordo prevedeva il ritiro dei contingenti internazionali dall'Afghanistan entro il Maggio 2021 e l'impegno dei Talebani a costituire un'intesa con i rappresentanti del governo della Repubblica Islamica dell'Afghanistan per la creazione di un governo d'unità nazionale.
L'accordo tra afghani non si è realizzato. Il nuovo presidente degli Stati Uniti, eletto nel Gennaio 2021 Joe Biden ha deciso di ritirare le truppe dall' Afghanistan, nonostante l'assenza di un'accordo tra afghani. Il ritiro si è concluso a fine Agosto 2021.
Attualmente nessuno Stato ha riconosciuto l'Afghanistan ma è auspicabile un dialogo della comunità internazionale con i Talebani per indurli a compiere scelte moderate e fronteggiare il pericolo jiihadista oggi rappresentato soprattutto dall' IS- k provincia di Khorasan.
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Informazioni tesi
Autore: | Maria Caterina Marchesano |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2020-21 |
Università: | Università Telematica "Universitas Mercatorum" |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Relazioni Internazionali per lo Sviluppo Economico |
Relatore: | Domenico Fracchiolla |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 139 |
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