Reti Globali e conoscenza. Il rapporto allergico tra democrazia e comunicazione

13 Capitolo 2 Il governo dei social media «Nel rapportarsi con rispetto agli altri ci si trattiene dal puntare lo sguardo in modo indiscreto. Il rispetto presuppone uno sguardo distaccato, un pathos della distanza. Oggi questo sguardo cede a una visione priva di distanza, che è tipica dello spettacolo» 13 . 2.1 Potere nella società in rete e social media politics Nel corso della storia, il mondo della politica ha sempre cercato di sfruttare a proprio vantaggio i mezzi di comunicazione di massa: iniziando dalla comparsa della radio, che ha reso gli attori politici delle persuasive voci senza corpo, per poi passare alla televisione, la quale ha dato spazio all’ascesa di figure eleganti e posate in grado di apparire al meglio sullo schermo, fino ad arrivare al web e in particolare ai social network, in cui la politica è caratterizzata da una forte interazione diretta tra cittadini e leader politici, i quali fondano il loro successo sulla capacità di essere “social”, appunto, quindi di suscitare le emozioni e i turbamenti “giusti” nel loro “pubblico-elettore”. Ma quali sono le caratteristiche dello spazio politico della società in rete? Qual è il grado di influenza che i social media esercitano su di esso? Scopo del presente paragrafo come di tutto il capitolo è proprio il delineamento di tali elementi. Naturalmente la politica non può prescindere dal potere. È necessario allora partire dall’individuazione di che cos’è il potere nella società in rete e chi sono gli attori sociali che lo detengono. Secondo Castells, «il potere è esercitato prevalentemente con la costruzione di significato nella mente umana tramite processi di comunicazione attivati nelle reti multimediali globali/locali della comunicazione di massa, ivi compresa l’autocomunicazione di massa» 14 : risulta evidente che pur esistendo buone possibilità di partecipazione attiva dei cittadini nei processi 13 B.C. Han, Nello sciame, cit., p. 11 14 M. CASTELLS, Comunicazione e potere, cit., p. 531