Teatro, Musica e sport: quale connessione?
Ma perché fare Musical, un’attività che ancora oggi viene trattata con sufficienza, considerata a volte dispersiva e poco fruttuosa?
Molti sono i buoni motivi per fare musical, fra i quali si annoverano: una migliorata comunicazione, perché impegna i più svariati linguaggi (verbale, mimico-gestuale, musicale, pittorico); il musical, facendo leva sulla modulazione della voce, consente di approfondire e di migliorare le potenzialità espressive e vocali, inoltre, per potersi pienamente realizzare, coinvolge diverse discipline quali la recitazione, il ballo, il canto ed è in grado di sviluppare la fantasia e la creatività, capacità che facilitano l’individuazione di soluzioni.
Tale attività incide positivamente sul carattere e sull’emotività di una persona, che riesce a controllare se stessa, superando l’imbarazzo di esibirsi in pubblico ed è in grado di facilitare i contatti e di instaurare rapporti più familiari, basati cioè sulla collaborazione e sul dialogo; grazie al suo particolare aspetto emozionale, che coinvolge chi recita e chi assiste, dà vita a momenti unici e irripetibili.
Inoltre il musical permette lo sviluppo delle capacità coordinative e condizionali, aiutando a mantenere un buono stato di salute generale.
Infine, realizzandosi con persone vive e non con robot, si lega al reale e non naviga nel virtuale ed è in grado di stimolare la partecipazione perché con la pratica drammaturgica richiede l’uso del corpo, del gesto e della voce.
Il musical, quindi, può essere incluso nella cerchia delle “attività espressive ”, cioè quelle attività che utilizzano la struttura della comunicazione al fine di definire simbolicamente il rapporto con il proprio essere nel mondo.
Si tratta di attività motorie di antichissima origine, utilizzate come linguaggio sociale per rappresentare ed esprimere attraverso il corpo, riti, credenze, storie, interpretazioni, emozioni e relazioni.
E chi se non proprio la danza, insieme alle arti teatrali, avrebbe potuto esemplificare nel migliore dei modi le attività espressive. Espressione, simbolo, spettacolo, cultura ed evoluzione vivono nel movimento, associando linguaggi espressivi ed esperienza corporea, allenamento e comunicazione, scienza e arte.
È proprio qui che la figura del laureato in Scienze Motorie va ad instaurarsi come professionista della motricità, agente del cambiamento della cultura motoria nella società che produce l’ idea di movimento come stile di vita.
Durante lo svolgimento di tale attività, oltre alla presenza delle figure di Regista e Coreografo, grande importanza ha anche la figura del Laureato in Scienze Motorie che, grazie alle sue conoscenze nella gestione di programmi motori specificamente adattati a gruppi di soggetti sani e con diverso stato di forma fisica, può promuoverne il benessere, migliorarne lo stile di vita e prevenire infortuni o traumi dovuti a tale attività.
Utilizza una varietà di tecniche didattiche per dimostrare e far apprendere metodi sicuri ed efficaci di esercizio fisico in ambiente ricreativo, applicando i principi fondamentali delle Scienze Motorie; dimostra e corregge l’ efficace esecuzione degli esercizi e l’ utilizzo delle attrezzature richieste in tale attività.
Fa fronte alle esigenze di primo soccorso in caso di traumi o incidenti connessi con l’ attività. Inoltre, grazie alle conoscenze acquisite, è in grado di applicare i metodi e gli strumenti per tenere sotto stretta osservazione il gruppo dei soggetti analizzati, sia sul livello fisico, che su quello sociale.
Con questo lavoro si vuol dimostrare come anche il musical può essere considerato al pari di altre discipline sportive, come la danza, la ginnastica…
A conferma di ciò sono i risultati dei Test fisici e Questionari in entrata e in uscita sottoposti ad un gruppo di 8 persone in un arco di tempo compreso da Giugno a Settembre.
I test effettuati sono stati:
• Rilevazione del Body Mass Index B.M.I.
• Test di Sergeant
• Jump test (test di salto in lungo)
• Test per la velocità degli arti superiori con bacchetta
• Test della cicogna ( test per l’ equilibrio)
• Sit and Reach test
• Test per la flessibilità laterale del tronco
• Test della bacchetta
I questionari effettuati sono stati:
• SF-36
• PGWBI
• Eat-26
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Informazioni tesi
Autore: | Emilia Di Donato |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2007-08 |
Università: | Università degli Studi di Cassino |
Facoltà: | Scienze Motorie |
Corso: | Scienze delle attività motorie e sportive |
Relatore: | Daniele Masala |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 83 |
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