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Indicatori sociali e sanitari implicati nello sviluppo di ludopatia negli adolescenti

La presenti tesi si inserisce in un’indagine epidemiologica condotta tra gli studenti delle scuole superiori nella città di Bologna, per valutare la possibile relazione che intercorre tra indicatori socio-sanitari e comportamento problematico degli adolescenti rispetto al gioco d'azzardo. La raccolta dei dati è stata possibile grazie alla somministrazione di un questionario disponibile sia in versione cartacea sia in versione online.
INTRODUZIONE. Il gioco d’azzardo in Italia si sta fortemente espandendo soprattutto spinto dagli interessi economici pubblici e provati. Risulta pertanto indispensabile monitorare gli eventuali rischi ai quali la popolazione, in particolare quella giovanile, si espone avvicinandosi al gioco d'azzardo. Tutto ciò con l’obiettivo di tutelare i soggetti da comportamenti problematici che possono sfociare in una vera e propria condizione patologica.
SCOPO. Questa tesi ha l’obiettivo di descrivere il profilo socio-sanitario dei ragazzi che adottano un comportamento problematico nei confronti del gioco d’azzardo, in modo da poter identificare quali siano potenziali fattori di rischio, sia da un punto di vista sanitario (consumo di sostanze ad uso voluttuario), sia da un punto di vista sociale (benessere o malessere psicologico).
METODI. Lo studio ha previsto le seguenti 5 fasi di lavoro.
1) Imputazione online dei dati: i questionari raccolti dalle scuole sono stati digitalizzati su un sito internet open source in modo da disporre di una banca dati digitale.
2) Controllo di qualità dei dati: i dati digitalizzati sono stati analizzati per eliminare i questionari incoerenti o non attendibili.
3) Individuazione dei parametri utili alla definizione di giocatore problematico (SOGS_RA - South Oaks Gambling Screen-Revised Adolescent): si tratta di un indicatore calcolato su più variabili, il cui valore indica il grado di problematicità del soggetto e rappresenta la variabile indipendente dello studio.
4) Descrizione dei valori di SOGS_RA contestualmente ai dati socio-sanitari ottenuti dai questionari: attraverso un foglio di calcolo elettronico (Excel) è stato possibile osservare le distribuzioni dalla variabile indipendente in ciascuna degli indicatori socio-sanitari deducibili dal questionario.
5) Analisi della correlazione tra variabili e calcolo della significatività statistica: l’utilizzo di un sito internet open source (OpenEpi) ha permesso di calcolare indici di correlazione tra indicatori socio-sanitari e problematicità di gioco, quali Chi quadro per trend e Odds ratio, con i relativi p value.
RISULTATI. Lo studio ha coinvolto 1942 studenti di cui 1242 sono risultati non giocatori, 532 giocatori non problematici, 107 giocatori a rischio di problematicità e 61 giocatori caratterizzati da appropccio problematico al gioco d'azzardo. L’analisi statistica ha permesso di definire quali fattori fossero più indicativi per la determinazione della problematicità e tra questi spicca l’abitudine al consumo di diverse sostanze ad uso voluttuario (es. sigarette, energy drink); inoltre, la condizione di malessere psicologico risulta essere fortemente associata al comportamento problematico nel gioco d’azzardo (es. difficile rapporto con i genitori e con gli amici, stato d’animo negativo).
CONCLUSIONI. Dai dati raccolti emerge che tra i principali fattori di rischio per l’assunzione di comportamenti di gioco problematico tra gli adolescenti ci sono sia l’assunzione di sostanze ad uso voluttuario, sia condizioni sociali avverse che portano il ragazzo a vivere una condizione di malessere generale. In particolare, lo studio evidenzia una forte correlazione tra soggetti problematici e risposte indicanti un profondo stato di malessere psicologico, come se per questi soggetti il gioco d’azzardo costituisse uno strumento per evadere dalla realtà. Questi risultati possono essere di grande utilità per insegnanti, familiari e altre figure che abitualmente si trovano in contatto con gli adolescenti, per aiutare loro ad identificare il più precocemente possibile i soggetti che hanno un rischio di avvicinarsi al gioco in maniera problematica, e ridurre così la probabilità di evoluzione di questa condizione in uno stato patologico vero e proprio.

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9 2 SCOP O DEL L A TESI L a pre se nte te si ha lo sc opo di de finire il profilo de ll’a dole sc e nte c he ha un ra pporto pa tologic o c on il gioc o d’a z z a rdo te ne ndo c onto sia de gli a spe tti biologic i (a d e se mpio l’utiliz z o di me dic ina li o sosta nz e stupe fa c e nti ) sia de gli a spe tti psic ologic i (a d e se mpio il ra pporto c on i ge nitori e gli a mic i). Da l mome nto c he il GAP ha c ominc ia to a d a c quisire un’importa nz a se mpre ma ggiore dura nte il pe riodo di digita liz z a z ione a c ui a ssistia mo in que sto se c olo, la ric e rc a te nta di visua liz z a re i fa ttori di risc hio c he porte re bbe ro a dole sc e nti e non a d a ssume re un c omporta me nto pa tologic o a nc he a lla luc e di una fa c ilità di utiliz z o c he , a ttra ve rso i c ompute r e inte rne t, ha pe rme sso l’a ume nto di gioc a tori se mpre più giova ni. L ’e la bora to si propone di risponde re a doma nde di c omune dominio e vide nz ia ndo c ome la c ondiz ione pa tologic a non de rivi e sc lusiva me nte da un ma le sse re fisic o o psic ologic o ma piuttosto da una c ombina z ione de i due . Il que stiona rio utiliz z a to pe r l’inda gine c ontie ne doma nde sia ine re nti a ll’a spe tto fisic o (a d e s : “ c on qua le fre que nz a ha i utiliz z a to que ste sosta nz e ? ” ) sia ine re nti a ll’a spe tto psic ologic o (a d e s : c ome ti se i se ntito la sc orsa se ttima na ? ” ) e soc ia le ( a d e s : “ vivi c on i tuoi ge nitori ? “ ) ne ll’ottic a di pote r va luta re a l me glio qua le tra que sti a bbia un ruolo di ma ggior rilie vo ne lla ide ntific a z ione de l sogge tto proble ma tic o. A B ologna ne l 2013 R a imondo Pa va rin , re sponsa bile de ll’Osse rva torio E pide miologic o sulle dipe nde nz e pa tologic he de ll’Ausl B ologna , ha e ffe ttua to uno studio in c ui e vide nz ia c he ne l 2013 (a nno in c ui sono sta ti dira ma ti i que stiona ri utiliz z a ti pe r que sto studio) le pe rsone a ffe tte da GAP a B ologna sia no 350 tra c ittà e provinc ia pre me tte ndo , pe rò , c he i da ti ra c c olti a ttra ve rso l’Ausl rigua rda no solo la quota di ric hie de nti a iuto e non c ompre ndono c oloro c he non ric hie dono a iuto, proba bilme nte la ma ggior pa rte .

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Informazioni tesi

  Autore: Giancarlo Marchesini
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2014-15
  Università: Università degli Studi di Bologna
  Facoltà: Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali
  Corso: Scienze biologiche
  Relatore: Elisabetta  Poluzzi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 27

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