Impatto del traffico veicolare sulla riproduzione sessuale delle piante
Le aree industriali, urbane e periurbane sono fra le più interessate da inquinamento e/o contaminazione dovuta ad attività antropiche. Le fonti principali sono rappresentate dal traffico veicolare, dal riscaldamento domestico e dalle attività produttive; in particolare, il traffico stradale assume giorno dopo giorno, dimensioni sempre più preoccupanti. Le emissioni provocate dai veicoli a motore risultano infatti essere responsabili del 50-60% dell’inquinamento atmosferico dei centri urbani nonostante sia registrata una progressiva diminuzione dal 1990 ad oggi. Il presente studio ha l’obiettivo di determinare se la contaminazione atmosferica può rappresentare una fonte di stress esogena tale da generare effetti negativi sulla performance riproduttiva di alcune specie vegetali. A questo scopo è stato utilizzato come organismo bioindicatore il granulo pollinico, che diversi studi hanno dimostrato essere sensibile ad inquinanti atmosferici come ossidi di zolfo (SOx), ossidi di azoto (NOx), ozono (O3) e PM10. Tali molecole inducono nei granuli di polline risposte biologiche che possono variare da effetti riscontrabili a livelli molecolari fino ad alterazioni della loro intera funzionalità. Il presente lavoro ha sperimentato e validato una nuova metodologia di esposizione di tipo transplanted, efficace, funzionale, a basso costo e di semplice esecuzione, chiamata pollen-plot slide ed è stata misurata la concentrazione di uno dei principali contaminanti atmosferici, l’NOX, mediante l'utilizzo di campionatori passivi a diffusione Radiello®. Mettendo in relazione i dati sulle percentuali di incidenza di tre diverse specie e quelli relativi alle concentrazioni dell’NOX in tredici stazioni collocate in aree a differenti intensità di traffico, è stato possibile quantificare la risposta biologica, attestando che in aree interessate da alta intensità di traffico le popolazioni polliniche subiscono una netta riduzione sia della vitalità che della capacità di germinazione. Uno tra i più importanti parametri di quantificazione della risposta biologica in saggi ecotossicologici, l’LT50 (lethal time 50), applicato sui dati ottenuti, conferma le conclusioni raggiunte dalle altre analisi.
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Informazioni tesi
Autore: | Francesca Cavazzini |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Siena |
Facoltà: | Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali |
Corso: | Scienze e tecnologie per l'ambiente e il territorio |
Relatore: | Carlo Gaggi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 47 |
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