Effetti della Fitostabilizzazione Assistita sulla Funzionalità di un Suolo Contaminato da Rame
La contaminazione del suolo è l’alterazione delle sue proprietà chimico-fisiche e biologiche che possono portare ad una perdita della fertilità e predispone all’ingresso nella catena alimentare di sostanze tossiche. L’inquinamento del suolo è principalmente di origine antropica dovuta alle attività industriali e agricole. Tra i contaminanti più pericolosi si annoverano gli elementi in traccia quali As, Cd, Cr, Cu, Hg, Ni, e Zn. Il suolo, a causa delle sue proprietà costituenti, ha una naturale capacità di attenuazione della tossicità degli inquinanti, ma l’attenuazione presenta dei limiti oltre i quali la perdita di qualità del suolo è irreversibile, con inevitabile danno per gli altri comparti ambientali e per la salute umana. Un suolo contaminato da elementi in traccia è virtualmente irrecuperabile, se non con interventi di ingegneria civile che comportano la sua totale distruzione e smaltimento in discarica. Negli ultimi venti anni sono al contrario state messe a punto tecniche di recupero e gestione sostenibile, collettivamente chiamate phytoremediation. Nella mia Tesi di Laurea ho studiato la funzionalità di un suolo presente in un sito industriale, nel Dipartimento della Gironda (Francia), pesantemente contaminato da Cu, in risposta ad un trattamento di fitostabilizzazione assistita. Questa tecnica prevede l’utilizzo di piante e ammendanti allo scopo di immobilizzare i contaminati attraverso meccanismi fisico-chimici e portare una rivegetazione dell’area. Il suolo studiato presenta una concentrazione di Cu di 1460 mg kg-1, ed è stato trattato con Dolomite 0.2%(CaO), sostanza organica Compost Orisol al 5% (OM) e con un trattamento combinato (CaO+OM). Al momento del campionamento, il complesso di pratiche della fitostabilizzazione, descritte nella tesi erano cominciate da circa diciotto mesi e le parcelle erano state rivegetate con piante arboree come pioppo e salice, e alcune piante erbacee. Le analisi da me effettuate sono state: determinazione del Cu scambiabile, del pH, misurazione della respirazione basale, del contenuto di ATP, analisi della tossicità del suolo col metodo BioTox, e la misurazione di otto attività enzimatiche legate ai cicli biogeochimici di P, C, S, e N. Questi parametri sono relazionabili alla funzionalità del suolo e possono essere utilizzati come indicatori dell’effetto della fitostabilizzazione assistita. I risultati dimostrano che i vari trattamenti hanno ridotto la frazione labile di Cu, la tossicità del suolo e hanno incrementato molte delle attività biochimiche misurate. Dai risultati ottenuti concludo che l’approccio proposto per il recupero del suolo ha portato a un incremento della sua funzionalità in un tempo relativamente breve dall’inizio della fitostabilizzazione assistita.
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Informazioni tesi
Autore: | Andrea Migliaccio |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2007-08 |
Università: | Università degli Studi di Firenze |
Facoltà: | Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali |
Corso: | Biotecnologie agrarie-vegetali |
Relatore: | Paolo Nannipieri |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 83 |
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