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La teoria del doppio cervello. Il ruolo del microbiota: scienza o ipotesi? I risultati dell'indagine conoscitiva

Quando parliamo di "asse intestino-cervello", il termine "asse" viene utilizzato per giustificare la stretta correlazione bidirezionale tra il cervello e il tubo digerente. Ciò significa che l'interazione tra le due parti del corpo avviene in entrambe le direzioni, ovvero dal cervello all'intestino e viceversa. La scoperta e l'evoluzione esponenziale nella definizione del microbiota intestinale ha portato alla luce una componente che prima veniva trascurata. Inizialmente, c'era scetticismo per quanto riguarda le prove che suggerivano il ruolo cruciale dei batteri intestinali nel plasmare lo sviluppo neurale, nella formazione della biochimica cerebrale e del comportamento. Tuttavia, ora c'è un cambiamento di paradigma senza precedenti che ha portato a una nuova concezione della salute fisica e mentale. Tale progetto di tesi mira a valutare il grado di conoscenza dell'argomento in giovani adulti studenti delle scuole superiori, della scuola di medicina, infermieri e medici e come, secondo i volontari, si deve agire nei confronti di pazienti con patologie gastrointestinali e neurodegenerative.

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1 Introduzione «Lo sgradevole intestino è più intellettuale del cuore e potrebbe avere una capacità “emozionale” superiore» Michael D. Gershon, “Il secondo cervello”, Prefazione. Spesso in medicina sentiamo parlare del termine “asse” soprattutto in ambito endocrinologico per indicare il collegamento tra gli organi mediato da uno o più ormoni. Quando parliamo di “asse intestino-cervello”, il termine “asse” viene utilizzato per giustificare la stretta correlazione bidirezionale tra il cervello e il tubo digerente. Ciò significa che l'interazione tra le due parti del corpo avviene in entrambe le direzioni, ovvero dal cervello all'intestino e viceversa. Si possono fare due considerazioni pratiche a questo riguardo: la prima riguarda la sensibilità dell'intestino nei confronti degli stati d'animo; infatti, le emozioni come ansia e paura possono influire negativamente sul funzionamento dell'intestino, causando disturbi della sua attività come la sindrome dell'intestino irritabile. La seconda riflessione invece, si riferisce all'ecosistema intestinale, costituito dalla flora batterica che vive nel tubo digerente. I batteri non solo sono importanti per le funzioni metaboliche dell'organismo e per il sistema immunitario, ma anche per il funzionamento dell'asse intestino-cervello. La scoperta e l'evoluzione esponenziale nella definizione del microbiota intestinale ha portato alla luce una componente che prima veniva trascurata. Inizialmente, c'era scetticismo per quanto riguarda le prove che suggerivano il ruolo cruciale dei batteri intestinali nel plasmare lo sviluppo neurale, nella formazione della biochimica cerebrale e del comportamento. Tuttavia, ora c'è un cambiamento di paradigma senza precedenti che ha portato a una nuova concezione della salute fisica e mentale. Il concetto, nella lingua di tutti i giorni, si è fatto strada con terminologie quali: “sentire di pancia”, “farfalle nello stomaco” a rivelare come le emozioni provochino “disturbi”

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Parole chiave

serotonina
cervello
intestino
pnei
microbiota
asse intestino-cervello
nervo vago

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