Skip to content

Il modello scandinavo: tra welfare e democrazia economica

In questo lavoro si è voluto analizzare il modello scandinavo, quello svedese in particolare, analizzando le sue origini, a partire dagli anni 20, la sua evoluzione nel corso del 900, la crisi a cui esso è andato incontro negli anni 90 e la sua rinascita.
In questo studio prendiamo in considerazione quattro modelli di welfare esistenti in Europa: scandinavo, anglosassone, tedesco e mediterraneo.
I quattro modelli sono tutti sono fondati, in diversa misura, su principi solidaristici e di inclusione sociale e si basano tutti su un nucleo centrale di welfare, costituito dalle assicurazioni sociali e dal settore pubblico che garantiscono protezione in caso di vecchiaia, invalidità, malattia, disoccupazione, infortunio sul lavoro, assegni familiari e servizi sociali.
Sussistono, però, notevoli differenze tra i quattro modelli; in Scandinavia, ad esempio, grazie ad un alto livello di tassazione, si investe oltre il 50% del PIL, mentre la Gran Bretagna il 37% e l’Italia il 29,1%, ma le differenze più profonde le troviamo nelle culture dei paesi presi in considerazione: senso civico ed idea di uguaglianza delle opportunità, molto diffusi in Scandinavia, sono molto più scarsi, per esempio nei paesi mediterranei. In Svezia, a differenza dei paesi mediterranei, la gente paga le tasse molto più volentieri perchè ha in cambio una serie di servizi ad ampio raggio e di alta qualità, come l’istruzione, la formazione professionale, la sanità, le infrastrutture, la Pubblica Amministrazione efficiente e sburocratizzata e l’assistenza nel mercato del lavoro. Alcuni sostengono che il “modo di essere” scandinavo sia stato influenzato dalla religione luterana, ma nell’animo di questi popoli, più che la devozione religiosa, sembra sia estremamente radicata l’onesta: anche negli affari esteri, per esempio, una delle ragioni per cui le imprese nordiche hanno successo è un alto senso di correttezza.
Successivamente si parlerà delle caratteristiche generali dello Stato sociale nei paesi scandinavi, analizzando la scena politica, la sanità, il sistema scolastico all’avanguardia, la protezione sociale a favore dei lavoratori e gli investimenti in Ricerca e Sviluppo, dimostrando come tutti questi interventi abbiano influito sul livello di benessere generale dei cittadini.
Il modello scandinavo, quello svedese in particolare, poggia su cinque pilastri: sindacati forti, intervento dello Stato in economia in modo deciso ma non invasivo, politica attiva per mercato del lavoro e famiglia, welfare per tutti, coniugando flessibilità per le imprese, sicurezza sociale e partecipazione dei lavoratori, rendendo competitive le economie di questi paesi.
Nell’ultima parte del lavoro ci soffermeremo sulla partecipazione dei lavoratori in Svezia, sul ruolo decisivo che hanno giocato i sindacati e sull’azione di governo portata avanti dall’ex primo ministro socialdemocratico, Olof Palme, che promosse una riflessione sulla ridefinizione dei rapporti tra Stato, industrie e sindacati: grazie alla sua azione, in collaborazione con Rudolf Meidner, si costruì un possibile modello alternativo al capitalismo liberista che poneva al centro la redistribuzione della proprietà dei mezzi di produzione.
Si analizzerà il “Piano Meidner”, portato avanti dall’azione governativa di Olof Palme ed improntato ad affrontare il tema della democrazia economica e dell’accumulazione capitalistica attraverso soluzioni originali: l’idea di fondo consisteva nell’ostacolare la concentrazione della ricchezza aumentando contestualmente l’influenza dei lavoratori sul sistema economico e decisionale delle aziende, con la destinazione di maggior parte degli utili aziendali non all’aumento dei livelli salariali ma al finanziamento di Fondi dei salariati, gestiti dallo Stato attraverso le organizzazioni sindacali, che andavano ad incrementare il capitale sociale delle società, togliendo al capitale l’esclusività delle decisioni e rispondendo così, in modo innovativo e partecipato, alle sfide della competitività e della modernità.
La storia del modello scandinavo e dell’unico esempio concreto e pacifico di democrazia economica come il Piano Meidner, ci aiutano ad affrontare il dibattito sulle crisi attuali del capitalismo contemporaneo e neo-liberista, arrivando alla conclusione che democrazia politica e democrazia economica devono viaggiare di pari passo, mettendo in primo piano la “dimensione umana”, con l’obiettivo di ridurre le disuguaglianze e garantire la tenuta dei sistemi democratici in Europa e nel Mondo.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
9 1 - Origine e sviluppo del modello scandinavo Gli anni 20 e 30 Il concetto di “modello svedese” 5 è stato usato dagli economisti di tutto il mondo fin dagli anni Trenta. I paesi scandinavi, la Svezia in particolare, erano paesi relativamente arretrati durante la seconda metà del diciannovesimo secolo e fino agli anni Venti del 900: lo sviluppo industriale, infatti, non è stato sufficientemente consistente e la pesante emigrazione verso gli Stati Uniti costituiva un serio problema per lo sviluppo economico. Nei primi anni Venti la Svezià subì una profonda depressione: la forte deflazione, il sostenuto declino della produzione, la tremenda crescita della disoccupazione erano generalmente considerati come le più o meno inevitabili conseguenze degli eccessivi investimenti e delle speculazioni degli anni di guerra e di dopoguerra. 5 “Lo sviluppo del welfare state in Europa e in America”; Il Mulino.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

sindacato
welfare
svezia
democrazia economica
modello scandinavo
piano meidner
olof palme
socialismo democratico
fondi salariali
economia

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi