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I distretti in Italia tra crisi ed evoluzione: quale sarà il loro scenario futuro?

L’obiettivo di questo lavoro è quello di mostrare non solo l’importanza che i distretti industriali hanno avuto nell’economia italiana, ma anche quali saranno le sfide che i distretti dovranno fronteggiare nei prossimi anni. Esso si articola su tre argomentazioni. La prima argomentazione riguarda le origini e le caratteristiche dei distretti e le varie teorie economiche che hanno analizzato questo fenomeno; si è analizzato il mercato in cui operano le imprese distrettuali e si è visto che essi prevalentemente operano in un mercato che potremo definire di concorrenza monopolistica. Si sono esaminati, anche, quali sono stati i fattori che hanno determinato il successo del Made in Italy e come successivamente si è evoluto e, quindi, la crisi finanziaria del 2008-2009 che ha colpito il tessuto produttivo italiano e che ha costretto i distretti a rivedere il loro modo di “fare impresa”. La seconda argomentazione ha cercato di dimostrare che la competitività delle PMI dipende anche dalla capacità di saper delocalizzare la propria attività produttiva e, quindi, di saper scegliere le migliori strategie di internazionalizzazione per essere protagonisti vincenti nella nuova economia globale. Per sopravvivere, quindi, i distretti devono aprirsi al mondo esterno non solamente esportando i propri prodotti, ma sviluppando reti pluri-territoriali in modo tale da proiettarli verso l’esterno. La terza argomentazione riguarda le origini e le caratteristiche dei distretti industriali meridionali, quali sono le sfide all’internazionalizzazione che il sistema produttivo meridionale deve affrontare se vuole uscire definitivamente da una situazione di non sviluppo. Si è preso in considerazione, anche, il distretto di Nocera Inferiore- Gragnano, che è stato uno dei pochi distretti che ha avuto una perfomance economico-reddituale positiva negli ultimi anni e si è analizzato quali saranno le future linee strategiche necessarie per il suo definitivo take-off.

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3 Nota metodologica I distretti industriali negli ultimi decenni hanno rappresentato l’asse portante del capitalismo italiano, confermando di fatto l’assoluta centralità delle PMI. Il contributo delle PMI alla crescita dell’economia italiana è stato molto rilevante nei decenni passati sia in termini di prodotto che di posti di lavoro creati. L’economia italiana, quindi, non la si può comprendere se non si prende in considerazione il vasto sistema di piccole imprese organizzate in buona parte in distretti industriali specializzati prevalentemente nei settori tradizionali e che basano la loro competitività soprattutto attraverso legami forti con la cultura e con le istituzioni locali. Proprio il legame con il territorio e con le istituzioni locali hanno consentito ai distretti industriali negli anni ’70 e ’80 di essere molto competitivi fino a quando non è emersa la grande impresa, che ha messo in crisi il sistema delle imprese distrettuali. Infatti, con gli anni Novanta si apre una nuova fase in cui la concorrenza specialmente nei settori tradizionali diventò sempre più agguerrita. In questo scenario dinamico, le imprese distrettuali sono state chiamati ad implementare nuove strategie che fossero sempre più orientate verso l’innovazione di processo e di prodotto. Questa necessità è diventata sempre più imponente con la crisi del 2008-2009, in cui migliaia di piccole e piccolissime imprese sono state costrette a chiudere e la competizione è diventata ancora più dura. L’obbiettivo di questo lavoro, quindi, è proprio quello di mostrare non solo l’importanza che i distretti industriali hanno avuto nell’economia italiana, ma anche quali saranno le sfide che i distretti dovranno fronteggiare nei prossimi anni. Per approcciare un argomento così complesso, si è partiti dalle origini e dalle cause che hanno favorito lo sviluppo del modello distrettuale, continuando ad analizzare quali sono i suoi elementi caratterizzanti. Nel primo capitolo, dunque, si sono descritte le origini e gli elementi costitutivi dei distretti e le varie teorie economiche che hanno analizzato questo fenomeno. Inoltre, si è proceduto con l’analisi del mercato in cui operano le imprese distrettuali e si è visto che essi prevalentemente operano in un mercato che potremo definire di concorrenza

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Informazioni tesi

  Autore: Cristian Suozzi
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2012-13
  Università: Università degli Studi di Salerno
  Facoltà: Scienze Economiche e Aziendali
  Corso: Scienze dell'amministrazione
  Relatore: Concetto Paolo Vinci
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 59

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Parole chiave

mezzogiorno
distretti industriali
internazionalizzazione
made in italy
modelli di internazionalizzazione
localismo e globalità
distretto nocera inferiore-gragnano
pmi

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