Tecnologia Blockchain: funzionamento, scenari applicativi e benefici della Nuova Internet

3 INTRODUZIONE L'ascesa del fenomeno finanziario e mediatico di Bitcoin ha portato alla luce una serie di paradigmi tecno-informatici fino a quel momento solamente teorizzati. Criptovalute e Blockchain sono diventati nel tempo sinonimo di un nuovo concetto di mercato, più libero e democratico; ma se le prime ne identificano solamente l'oggetto di scambio, il secondo ne costituisce la struttura e rappresenta per alcuni esperti ed economisti la tecnologia più importante dei prossimi decenni. Tutto è iniziato con Internet. La digitalizzazione del ventesimo secolo ha permesso la conversione in forma digitale di determinati asset: i libri sono diventati ebook, i file mp3 si sono sostituiti ai CD musicali e i DVD stanno scomparendo in favore delle piattaforme online di streaming. Ma cosa forse più importante ha permesso la replica infinita di tali asset, dando vita ad una fitta rete di scambi invisibile in cui transitano ogni giorno copie di file di ogni genere da una parte all'altra del mondo e in tempo record. Internet ha consentito la condivisione globale di dati e informazioni, ma pur sempre in quanto copie degli originali che solo il legittimo proprietario possiede. Il problema, nonché il suo più grande limite, sorge nel momento in cui l'oggetto di un trasferimento esiste necessariamente in quanto unico e irripetibile. La moneta digitale ne è l'esempio più fulgido, ma anche le IP, i brevetti o i contratti di vendita; tutti beni materiali o immateriali la cui proprietà non può essere semplicemente trasferita da un computer all'altro se non tramite l'intervento di un intermediario di fiducia, in funzione di garante dell'operazione. Nel 2008 un certo Satoshi Nakamoto, la cui identità rimane tuttora avvolta nel mistero, pubblicava quello che sarebbe diventato in seguito la “bibbia” delle criptovalute. Nel suo “Bitcoin: un sistema di moneta elettronica peer-to-peer”, Nakamoto dimostrava la possibilità di effettuare transazioni monetarie senza intermediari, eliminando il cosiddetto problema di “double spending” o in generale il problema della duplicazione di un asset. La soluzione consisteva in un libro mastro condiviso universalmente che in seguito avrebbe preso il nome di Blockchain.