La finanziarizzazione dell'economia e le sue conseguenze
In questa tesi ho voluto analizzare le cause e le conseguenze della finanziarizzazione dell’economia, intesa come la diffusa e accresciuta importanza delle attività finanziarie nel sistema economico, che viene considerata la causa scatenante della crisi economica globale che ha avuto origine tra il 2006 e il 2007 negli Stati Uniti, a seguito dello scoppio della bolla speculativa immobiliare. La crisi è stata devastante e ha investito in primo luogo gli istituti bancari e assicurativi (alcuni dei quali sono falliti, come è accaduto alla Lehman Brothers) ma la maggior parte sono stati salvati dal governo, con un grande esborso di denaro, causando le critiche, poi diventate proteste, della popolazione.
Nonostante la crisi nasca come finanziaria le conseguenze si sono riverberate anche nella cosiddetta economia reale, essendo aumentata la disoccupazione, diminuiti produzione e consumi e aumentate le richieste di sussidi per la popolazione in difficoltà. Mentre la situazione economica statunitense tende al miglioramento, lo stesso non si può dire per quella europea. Il vecchio continente, infatti, pur non essendo l’epicentro della crisi è stato travolto dalla crisi di liquidità statunitense, anche se, bisogna osservare che le banche europee nel corso degli anni hanno goduto di un accresciuto potere, tanto da riuscire ad accantonare l’importanza dell’economia reale. Le attività speculative incontrollate e il ruolo centrale della Borsa Valori hanno fatto sì che fosse più importante il valore in borsa di un’azienda, piuttosto che il suo fatturato.
Dal 2008, dunque, l’Europa attraversa una profonda recessione, e i Paesi tutt’ora più colpiti sono la Spagna, l’Irlanda, la Grecia, il Portogallo e l’Italia. Ma c’è un altro piccolo paese che ha suscitato grande interesse per le modalità attraverso le quali istituzioni e popolazione hanno fatto fronte alla crisi. Si tratta dell’Islanda, un paese periferico e molto piccolo che ha subito una delle crisi più devastanti in rapporto alle dimensioni di un’economia, stando alle valutazioni del Fondo Monetario Internazionale, che ha avuto modo di intervenire in Islanda, concedendo un prestito al Paese per consentirne la ripresa economica. La storia recente dell’Islanda descrive un paese dall’economia florida a partire dagli anni 2000, grazie ad un decennio di politiche neoliberiste che hanno dato ampio spazio di manovra agli istituti finanziari, che hanno compiuto le loro attività speculative, principalmente all’estero. Queste attività hanno superato l’800% del PIL del Paese, una cifra esorbitante, anche per la piccola economia islandese. La crisi dei subprime statunitensi indebolisce i mercati internazionali e contribuisce al default islandese, anche se molti analisti ritengono che la crisi islandese sarebbe scoppiate indipendentemente dagli Stati Uniti. Dunque tra il 2006-2007 le banche islandese si trovano con un debito estero spropositato e finiscono in bancarotta. Il governo e la Banca Centrale Islandese (che, ricordo, non fa parte dell’UE) decidono di non salvare le tre più grandi banche del Paese, ma pongono i tre istituti in liquidazione amministrativa, che permane tutt’ora, e impongono la creazione di tre nuove banche nelle quali pongono i mutui e i risparmi della popolazione islandese, per permettere al Paese di ripartire. Lo stesso trattamento non è riservato alle attività estere delle banche, e i depositi dei correntisti olandesi e inglesi del conto corrente online, ICESAVE, di proprietà della Landsbanki, vengono congelati. Si tratta di circa 7 miliardi di euro che i governi inglese e olandese anticipano alla popolazione, ma che vogliono rimborsati dal governo islandese. L’accordo, anche grazie alla mediazione del FMI sembra esserci, ma si scontra con la volontà della popolazione di opporsi al pagamento del debito privato dei banchieri islandesi. Non vogliono sottostare al principio secondo cui i guadagni non si spartiscono mentre le perdite vanno collettivizzate. Esprimono il loro disaccordo in due referendum. Il nodo diplomatico non è ancora stato sciolto, si attende il pronunciamento della corte dell’EFTA entro fine 2012 e inizi 2013, la quale potrebbe rovesciare il risultato referendario e stabilire le modalità di rimborso del debito. La popolazione, oltre ad aver ottenuto le dimissioni del governo in carica durante lo scoppio della crisi, ha fatto processare politici e banchieri ritenuti responsabili del default, si è resa protagonista anche di un processo di revisione costituzionale, il quale iter è attualmente in corso, alla ricerca dell’approvazione in Parlamento di un testo elaborato da una assemblea formata da 25 cittadini comuni, che hanno posto le basi per la nuova Islanda, regolandone i meccanismi economici ed evitando lo strapotere degli istituti bancari, riportando, insomma, l’attenzione sull’economia tradizionale.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Roberta Marongiu |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2011-12 |
Università: | Università degli Studi di Cagliari |
Facoltà: | Scienze economiche, giuridiche e politiche |
Corso: | Governance e Sistema Globale |
Relatore: | Gianfranco Bottazzi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 136 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
Didattica delle scienze nella scuola primaria: uno sguardo ai programmi europei relativamente ai contenuti di fisica
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi