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Nuove tecnologie e processi di insegnamento-apprendimento: quali opportunità per i docenti?

La ricerca proposta intende indagare le opinioni delle insegnanti di una scuola primaria di Rimini in merito all'introduzione di una nuova modalità di erogazione della didattica, dovuta alla chiusura forzata delle scuole di tutta Italia a causa all'emergenza sanitaria COVID-19. La didattica a distanza, chiamata anche DaD, è resa possibile dall'impiego e dall'integrazione delle nuove tecnologie all'interno del processo d'insegnamento-apprendimento: tuttavia, questa modalità, se da una parte ha potuto garantire la continuità didattica, dall'altra ha riscontrato diverse difficoltà nell'applicazione, sia per gli studenti sia per le insegnanti. Infatti, nonostante viviamo in un mondo pervaso dalle tecnologie digitali, appare che il sistema scolastico non sia al passo con i tempi, e ciò è dimostrato dalle insegnanti intervistate nel corso della ricerca, che si sono ritrovate costrette ad integrare le tecnologie per rendere possibile a didattica. Si presenteranno, quindi, le principali teorie di insegnamento-apprendimento a sostegno delle nuove tecnologie digitali, gli ostacoli alla loro introduzione, come la mancanza di una sufficiente formazione continua sulle competenze digitali, con gli opportuni quadri di riferimento Nazionali ed Europei, e i vantaggi che queste possono offrire alle pratiche del docente, con uno sguardo più approfondito alla progettazione in team.

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1 Introduzione Nel corso degli anni si è assistito a molteplici progetti di innovazione scolastica da parte del MIUR, i quali hanno avuto come obiettivo quello di inserire le nuove tecnologie nella scuola italiana. Tuttavia, con l’andare del tempo, si capì che non era sufficiente: infatti, solo successivamente si è compreso che la mera introduzione di strumenti digitali non era sufficiente per garantire agli allievi ed insegnanti il raggiungimento delle competenze digitali necessarie. <<Sappiamo che sono le metodologie, non le tecnologie che fanno la differenza nell’apprendimento.>> (Clark et al. 2006; Hattie 2009, citato in Calvani, 2013, p.576). La risposta della scuola in merito all’introduzione delle TIC, inizialmente, non è stata del tutto positiva, in quanto si è notato negli insegnanti un atteggiamento di chiusura verso il “non noto” e di timore, poiché si è pensato che questa novità potesse rubare la scena alla professionalità docente. Di recente, si è cominciato ad accogliere le tecnologie in classe e ad integrarle ad ogni disciplina, dando la possibilità alla scuola di restare al passo con il “mondo fuori”, ampliando gli stili cognitivi dei docenti ed incrementando la motivazione degli studenti (Gardner, 1983, citato in Mosa, 2009). Questo percorso di ricerca intende analizzare il cammino dell’innovazione scolastica, con uno sguardo approfondito alle buone pratiche che il docente dovrebbe attuare per integrare le nuove tecnologie nella didattica, con particolare riferimento al periodo legato alla pandemia Covid-19, che ha causato la chiusura forzata di tutte le scuole e l’implementazione della didattica a distanza. A tal proposito, attraverso la conduzione di interviste individuali, la ricerca ha lo scopo di raccogliere le opinioni di insegnanti di scuola primaria sulla nuova modalità di erogazione della didattica integrata e resa possibile dalle nuove tecnologie, indagando sia l’ambito delle competenze digitali e la progettazione del corpo docente, sia la sfera relazionale e la risposta dei bambini. Nella prima parte, saranno esposti i presupposti teorici a sostegno del progetto di ricerca. In particolare, nel primo capitolo, dopo un breve excursus sulla nascita e lo sviluppo delle tecnologie didattiche nell’ambiente scolastico, si illustreranno le principali teorie di insegnamento-apprendimento a sostegno delle nuove tecnologie:

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Parole chiave

innovazione
insegnanti
tecnologie didattiche
alunni
progettazione didattica
didattica a distanza
competenze digitali

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