La sindrome del burnout negli operatori dei servizi agli anziani
La progressiva rapida crescita del numero di anziani nel nostro Paese (circa un italiano su cinque), in linea con quanto accade in tutta Europa, impone una generale riconsiderazione delle politiche e dei servizi dedicati espressamente a questa fascia di cittadini, diventando un problema centrale nel sistema welfare europeo e italiano.
Alla luce di questi dati diventa fondamentale garantire agli anziani, autosufficienti e non, un servizio assistenziale di qualità, realizzabile innanzitutto disponendo di operatori del settore che siano formati e inseriti all’interno di organizzazioni che li proteggano dalla sindrome del burnout.
Sul fenomeno burnout si è ampiamente studiato, ma nonostante vi siano numerose ricerche sul burnout nelle helping professions, ad oggi non esiste un’ampia letteratura sulla sindrome tra gli operatori dei servizi agli anziani, il cui lavoro li pone di fronte a peculiari problematiche.
In ambito geriatrico, infatti, l’operatore mette in gioco sentimenti profondi connessi al senso e al valore della persona e della vita. Nella sua opera quotidiana entrano in gioco l’intensità emozionale, la sfida e il mettersi alla prova nell’interazione con gli anziani, persone che pur soffrendo sono testimoni preziosi di valori quali la dignità e il significato della propria vita.
Questi aspetti fanno si che lo stress lavorativo e il burnout rappresentino dei potenziali rischi per l’operatore geriatrico, che, inevitabilmente, si riflettono sulla qualità del servizio prestato e, quindi, sull’anziano, specialmente se non autosufficiente e con disturbi psichici.
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Informazioni tesi
Autore: | Annalaura Besenghi |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Università degli Studi di Cagliari |
Facoltà: | Scienze della Formazione |
Corso: | Scienze e tecniche psicologiche |
Relatore: | Marcello Nonnis |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 60 |
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