Skip to content

La disabilità adulta: dopo di noi, insieme a noi

Prendersi cura dei disabili adulti o in età evolutiva significa prendersi cura di una realtà familiare complessa, e talvolta a sua volta bisognosa di assistenza: questo si traduce in una serie di pratiche che vanno dalla capacità di ascoltare, a quella di rispettare e valorizzare le iniziative sorte dal basso, potenziando la sussidiarietà orizzontale, promuovendo o sostenendo le reti che sono nate spontaneamente tra le famiglie e tra le famiglie e i servizi pubblici e privati.
Ciò significa aiutare e educare molte famiglie ad uscire dall’isolamento, rinunciando ad atteggiamenti di eccessivo ed esclusivo controllo nei confronti del proprio figlio disabile; poiché, talvolta, essa, scoraggiata e inerme, confonde la protezione con la segregazione e non è capace di progettualità e non riesce così a cogliere le sue potenzialità residue. Le risposte tradizionali, che prevedevano come soluzione prevalente il ricovero in istituti, vengono sempre più percepite come insoddisfacenti, incapaci di offrire quelle relazioni calde, quella qualità familiare della cura così tenacemente e faticosamente auspicata da tante famiglie. Anzi, nei genitori anziani si ingenera un crescente senso di angoscia e di paura di fronte alla prospettiva- sempre più realistica- di non poter più provvedere per il proprio figlio in prima persona e di non avere una soluzione concreta per il futuro. L’elaborato è strutturato in due parti strettamente comunicanti. La prima presenta il quadro complessivo della famiglia con figlio disabile, ponendo enfasi sull’attività di cura e sul bisogno di sostegno continuo di entrambi da parte dei servizi; la seconda tenta di chiarire il difficile e sofferto passaggio di distacco tra genitori e figlio, nell’ottica rinnovata del “durante noi”, insistendo nuovamente sul ruolo di condivisione tra famiglia e servizi.
Fondamentale si dimostra porre come obiettivo operativo la conquista di una progettualità sostenibile: non quindi la difesa di posizioni rivendicatorie, o rinunciatarie, o anche utopistiche, ma una presa d’atto: perchè il problema esiste, ed è destinato a crescere, ma che già sta trovando soluzioni atte a valorizzare l’apporto delle famiglie, agendo come moltiplicatore di quanto lo Stato può dare e garantire.
La sfida è abbattere la paura del futuro e la solitudine delle famiglie, per riuscire a costruire un progetto capace di leggere la condizione unica e originale di ciascuna persona disabile e di costruire una collaborazione reale tra famiglia e risorse esterne (servizi pubblici, associazionismo e privato- sociale).
Solo grazie ad una relazione di fiducia reciproca, le famiglie potranno immaginare un futuro possibile per il proprio figlio disabile e, finalmente, potranno dirsi responsabili di averlo pensato e progettato «insieme», sereni di affidarlo ad altri «dopo».

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
4 1. La famiglia. In genere la famiglia è un sistema “problem solving”, caratterizzata da una certa tendenza all’autoreferenzialità, alla ricerca, al proprio interno, delle risorse e delle risposte ai problemi che di volta in volta si propongono durante la vita. Tale tendenza può essere peraltro ambivalente: da un lato, in positivo, evidenzia un fondamentale atteggiamento di responsabilità e responsività che determinano, a loro volta, una facile e immediata chiusura verso l’esterno, il rifiuto di chi sta fuori, la difficoltà stessa di chiedere aiuto. Sempre più spesso, nella società contemporanea, le famiglie si trovano di fronte a sfide che superano le stesse capacità di risposta autonoma e subito sorge spontaneo l’interrogativo: quali sensazioni prova la famiglia nel momento in cui apre la propria porta di casa per pronunciare quella richiesta di aiuto? Molto spesso l’esperienza sperimentata è quella dell’aumento dei problemi, dell’incertezza del viaggio in un paese ignoto, di una turbolenza esterna che spesso si aggiunge alle innumerevoli difficoltà interne, anziché mitigarle. Così ci si interroga sull’organizzazione dei servizi, sul ruolo del terzo settore, sulle risorse sempre più scarse, sulla complessità delle leggi, sull’assenza di strumenti specifici … tutti aspetti essenziali, tutte risorse decisive per il benessere della famiglia, ma la cui problematicità rischia a volte di coprire la voce di chi, in prima persona, quotidianamente, con-vive con la disabilità, e rimane un insostituibile ambito di vita per il disabile. Sono dunque le famiglie gli esploratori del mondo esterno, alla ricerca di risorse, strumenti, aiuti , soluzioni per il proprio familiare disabile; ma ogni esploratore vede quello che riesce a vedere, e se c’è tempesta, il suo sguardo riuscirà a cogliere solo pochi elementi, solo pochi punti,e magari, presto o tardi, non riuscirà ad arrivare nel posto in cui ci sarebbe davvero una risposta adeguata, la risposta auspicata. Fuor di metafora, è certamente necessario costruire una rete adeguata di interventi, ma se questi non sono accessibili, visibili, comprensibili alle famiglie, essi rimarranno inutilizzati; ci sono ovunque imprecisioni normative, giudizi unilaterali, evidenti debolezze teoriche, assenza di informazioni «ovvie» per un operatore del settore … ma questa è la realtà, questo è il dato con cui occorre primariamente confrontarsi. Il paradosso sta proprio in questa “ineluttabilità” del compito di cura della

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Cristina Negroni
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2008-09
  Università: Università degli Studi di Bergamo
  Facoltà: Scienze della Formazione
  Corso: Scienze dell'educazione e della formazione
  Relatore: Roberto Medeghini
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 67

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

disabilità
famiglia
lavoro di rete
servizi socio sanitari
disabilità adulta
percezioni familiari e disabilità
dopo di noi

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi