Il trattato di pace di Parigi che pone fine al secondo conflitto mondiale risvolti per la Sicilia: L’art. 16
Il 2 settembre 1945 la guerra finisce, perciò si pongono all’attenzione delle potenze i problemi della pace. Nei numerosi contatti, a diversi livelli le intese e le volontà erano state tante e acconsentite all’unanimità, ora, si trattava di raccoglierne i frutti e dare il via all’attuazione dei contenuti di Dichiarazioni, impegni e intese.
Inizia un periodo di lavori per la preparazione dei trattati di pace che avrebbero ordinato e regolato la situazione dei vinti e la posizione dei vincitori.
Il 29 luglio del 1946 si inaugura a Parigi la “Conferenza dei Ventuno” per discutere dell’organizzazione del mondo dopo la guerra.
Tutti gli Stati coinvolti nel conflitto saranno oggetto di condizioni, vincoli e obblighi, ma in questo testo si considererà esclusivamente la situazione dell’Italia, tra l’altro alquanto particolare per la sua duplice posizione, prima forza dell’Asse, con Germania e Giappone, e poi accanto agli Alleati. Quindi paga o riscuote?
L’Italia da che parte sta?
Qualcheduno illudendosi, pensava tra i vincitori, la realtà la vuole tra i vinti ed il “Trattato di Parigi” è la scotto da pagare. L’inganno è dato dal fatto che continuiamo a chiamarlo Trattato di Parigi, certo lo hanno chiamato Diktat, che indica un “Trattato di pace imposto a condizioni sfavorevoli” ma un Trattato non è un’imposizione neanche quando le condizioni sono dure, ed il discusso Trattato di Parigi non è stato né discusso né contrattato quindi sarebbe più grammaticalmente corretto chiamarlo l’editto di Parigi o la sentenza, o, il giudizio, di Parigi, in ogni modo, oltre all’ortografia, rispetterebbe il sangue e l’intelligenza degli Italiani. Ma… dacché il mondo è mondo la legge del mare “pesce grande mangia pesce piccolo”, è sempre applicabile, ed in questo caso lo squalo balena non era certo l’Italia.
Per onor di verità dobbiamo dire che gli italiani hanno provato a trattare, illusi di stare al tavolo dei vincitori, ma erano al banco degli imputati e dovevano subire.
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Informazioni tesi
Autore: | Maria Cordaro |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2006-07 |
Università: | Università degli Studi di Palermo |
Facoltà: | Scienze della Formazione |
Corso: | Scienze dell'educazione e della formazione |
Relatore: | Nunzio Lauretta |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 120 |
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