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"Fili invisibili" di e-narrazioni. I weblog come strumenti autobiografici

E’ proprio dell’uomo il bisogno di trovare per se stesso una collocazione nell’ordine del mondo. Il fascino multiforme di una realtà che appare (talvolta) regolata da leggi immutabili, e tuttavia sottoposta al caos di fenomeni contingenti e devastanti, spinge l’uomo a chiedersi quale sia il senso della propria presenza, del proprio divenire, delle conseguenze del proprio agire oltre il proprio tempo. La consapevolezza del fluire del tempo, della perdita irrimediabile del presente, viene vissuta in modo ambivalente: ora come prospettiva angosciante di morte di ciò che non c’è più, ora come fervida attesa di un futuro carico di aspettative . La consapevolezza del fluire del tempo lascia da sempre nell’uomo un lungo strascico di interrogativi, e l’uomo dal canto suo si è sempre ingegnato a creare degli strumenti che gli consentissero di trovare risposte soddisfacenti, non tanto definitive, quanto adeguate a medio termine. Si tratta di strumenti culturali, condivisi in modo comunitario, mutevoli ed adattabili, movimenti del pensiero che spaziano dalle diverse forme di spiritualità e religione alle varie correnti filosofiche, incluso il pensiero scientifico. Una delle manifestazioni pratiche di questa interminabile ricerca è costituita dallo sviluppo, nella cultura occidentale, dell’autobiografia .
L’autobiografia è anch’essa uno strumento, uno dei molti che l’uomo ha creato e sperimentato, nel corso dei secoli, per rispondere, o almeno tentare di rispondere, alla domanda “Chi sono?”, per dare un senso alla propria esperienza, per delineare il confine della propria personalità, tra il sé e l’altro da sé, per darsi una collocazione nell’economia dell’universo .
Il lavoro autobiografico ha trovato diversi canali di espressione nel corso del tempo. La forma più comune di autobiografia, il diario personale, ha conosciuto negli ultimi anni un nuovo potentissimo sistema di diffusione attraverso il web. I weblog possono, ad alcune condizioni, essere considerati uno strumento autobiografico, anche se in essi permangono aspetti diversi dal diario cartaceo. I weblog sono costantemente immersi in una rete di relazioni virtuali che influenzano sostanzialmente sia il contenuto che i modi di espressionedei blogger. Questo mondo di relazioni virtuali ha in molti casi delle ricadute nella vita reale delle persone. Attraverso l'analisi di alcuni blog utilizzati prevalentemente con funzione autobiografica si è avviata una ricerca esplorativa del contesto focalizzando l'attenzione sugli aspetti relativi 1) al blog come strumento di espressione; 2) al mondo di relazioni sviluppate tramite i blog; 3) ai percorsi autobiografici che prendono vita sui blog.

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1 1 - INTRODUZIONE 1.1 - INTRODUZIONE Philippe Lejeune definisce l’autobiografia come “ il racconto retrospettivo in prosa che un individuo reale fa della propria esistenza, quando mette l’accento sulla sua vita individuale, in particolare sulla storia della propria personalità”. 1 Tre concetti fondamentali sono messi in evidenza: il lavoro sulla memoria, il legame con la scrittura e il processo di costruzione dell’identità dell’individuo. 1.1.1 - Il lavoro sulla memoria E’ proprio dell’uomo il bisogno di trovare per se stesso una collocazione nell’ordine del mondo. Il fascino multiforme di una realtà che appare (talvolta) regolata da leggi immutabili, e tuttavia sottoposta al caos di fenomeni contingenti e devastanti, spinge l’uomo a chiedersi quale sia il senso della propria presenza, del proprio divenire, delle conseguenze del proprio agire oltre il proprio tempo. La consapevolezza del fluire del tempo, della perdita irrimediabile del presente, viene vissuta in modo ambivalente: ora come prospettiva angosciante di morte di ciò che non c’è più, ora come fervida attesa di un futuro carico di aspettative 2 . La consapevolezza del fluire del tempo lascia da sempre nell’uomo un lungo strascico di interrogativi, e l’uomo dal canto suo si è sempre ingegnato a creare degli strumenti che gli consentissero di trovare risposte soddisfacenti, non tanto definitive, quanto adeguate a medio termine. Si tratta di strumenti culturali, condivisi in modo comunitario, mutevoli ed adattabili, movimenti del pensiero che spaziano dalle diverse forme di spiritualità e religione alle varie correnti 1 http://it.Wikipedia.org/wiki/Autobiografia 2 Bosi A., Il sentimento del tempo, Unicopli, Milano 2000, p. 62.

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