Empatia. Ruolo della giunzione temporo-parietale nella distinzione sé/altro
Le neuroscienze attuano un’importante distinzione fra l’empatia emotiva e l’empatia cognitiva (Shamaay-Tsory,2010), identificando con il primo termine la condivisione immediata dell’emozione di un altro senza attuare una distinzione fra la propria emozione e quella dell’altro (teoria della simulazione; Gallese, 2007); mentre con il secondo, una forma più complessa di empatia, che consiste nella creazione di una teoria circa lo stato mentale dell’altro che ci porta alla comprensione dell’emozione provata e alla distinzione fra i due stati mentali (teoria della mente; Baron-Cohen,2009).
Saxe e colleghi dimostrano come la giunzione temporo parietale di destra (rTPJ) si attivi maggiormente quando la nostra prospettiva è diversa da quella dell’altro, stabilendo un’incongruenza fra i diversi stati mentali e permettendo al soggetto di elaborare contemporaneamente e consapevolmente le informazioni relative al sé e all’altro (Saxe et al.,2005). Ad oggi non ci sono studi che dimostrano il ruolo di quest’area nell’empatia emotiva.
Questo studio, da realizzare attraverso un paradigma di stimolazione magnetica transcranica (TMS), vuole indagare il ruolo della giunzione temporo parietale di destra nell’empatia emotiva, ipotizzando una maggiore capacità di simulare l’espressione emotiva di un altro quando la giunzione temporo parietale di destra viene inibita.
I risultati possono arricchire i modelli teorici relativi all’empatia e, a fini riabilitativi, possono aiutare a comprendere i sintomi in pazienti neurologici che hanno subito una lesione in aree cerebrali che si sovrappongono a quella di nostro interesse.
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Informazioni tesi
Autore: | Claudio Francesco Bivacqua |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2012-13 |
Università: | Università degli Studi di Palermo |
Facoltà: | Scienze della Formazione |
Corso: | Psicologia Clinica - Neuropsicologia |
Relatore: | Massimiliano Oliveri |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 92 |
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