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Poggioreale: esperienze carcerarie tra disagio e riscatto

La presente tesi si propone di esplorare le profonde esperienze di disagio e riscatto all'interno delle carceri, esaminando, nello specifico, il difficoltoso contesto del carcere di Poggioreale. Attraverso un'analisi interdisciplinare che combina approcci sociologici, psicologici e antropologici, questa ricerca si concentra sulle storie dei detenuti, dando voce a coloro che spesso rimangono inascoltati nella società.
L'obiettivo principale è quello di comprendere come il carcere di Poggioreale influenzi la vita ed il benessere dei detenuti, esplorando i molteplici fattori che contribuiscono al loro disagio emotivo e sociale. Questi fattori includono sovraffollamento, condizioni di detenzione precarie, limitate opportunità di lavoro e formazione, oltre alle dinamiche sociali e psicologiche che emergono in un ambiente di isolamento.
Tuttavia, la tesi non si limita ad indagare il disagio all'interno del carcere, ma si spinge oltre per esaminare le esperienze di riscatto e di crescita personale dei reclusi. Attraverso dati statistici ed un'intervista ad un ex detenuto, vengono evidenziati i percorsi di riabilitazione, la partecipazione a programmi educativi e lavorativi, nonché le relazioni interpersonali che possono contribuire alla trasformazione positiva dei soggetti. Inoltre, la ricerca esplora le politiche carcerarie e le iniziative di reinserimento sociale volte a promuovere il riscatto dei detenuti e a ridurre la recidiva. Si analizzano le sfide e le opportunità che emergono nel tentativo di riformare il sistema carcerario italiano e di fornire un sostegno efficace ai reclusi nel loro percorso di reinserimento nella società.
Questa tesi contribuisce alla comprensione delle complesse dinamiche che caratterizzano il carcere di Poggioreale, offrendo una prospettiva completa sulle esperienze di disagio e riscatto dei detenuti. Attraverso questa analisi, si spera di fornire spunti utili per migliorare le condizioni all'interno del carcere e promuovere politiche di reinserimento più efficaci per quei soggetti segnati che aspirano ad una seconda possibilità nella società.

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1 INTRODUZIONE L’obiettivo della presente tesi è analizzare il sistema carcerario e la modalità secondo cui la pena privativa della reclusione, unita ad opportuni interventi educativi, possa apportare benefici nei soggetti reclusi. Verrà esaminato, nello specifico, il difficoltoso contesto del carcere di Poggioreale. Nel primo capitolo verrà effettuata un’analisi delle origini del carcere. C’è un tratto storico che trova le sue fondamenta nei secoli addietro, già con il diritto romano. Il carcere nasce come luogo di torture e violenze, poi trasformato in luogo di isolamento per soggetti ritenuti pericolosi. Solo nell’ultimo secolo c’è stata una significativa evoluzione in quella che è la sua concezione, infatti, diviene, finalmente, un luogo rieducativo che se da un lato ha il compito primario di punire i soggetti per il crimine commesso, dall’altro offre loro la possibilità di reintegrazione nella società attraverso percorsi formativi ed attività del servizio sociale. A seguito di tale sviluppo nella concezione degli istituti penitenziari, mi concentrerò sui vari modelli e regolamenti sviluppatisi nel contesto carcerario, andando poi ad affrontare, nello specifico, il problema del penitenziario del nostro paese, il quale acquisisce umanizzazione solo con la nascita dell’unità d’Italia nel 1861. Le origini del carcere risalgono all'antichità, ma il concetto moderno di detenzione come forma di punizione e rieducazione è stato sviluppato nel corso dei secoli. Il concetto di carcere come istituzione stabile ed organizzata è iniziato nel XVIII secolo, grazie alla costruzione di strutture specifiche. Analizzati i tre modelli storici del penitenziario, accuratamente spiegati da Cohen nel testo Sociologia del carcere di F. Vianello, si può constatare che il mutamento

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Parole chiave

servizio sociale
carcere
suicidio
intervista
autolesionismo
poggioreale
riscatto sociale
sovraffolamento

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