L'educatore e l'agricoltura sociale. Pratiche, relazioni e prospettive
L'agricoltura sociale è una spinta generativa per il welfare locale. Un fenomeno in continua evoluzione che coniuga in sé il mondo agricolo con quello sociale per dar nuove risposte ai problemi di un territorio. È un contesto attivo per un educatore, il quale ha più ambiti sui quali agire. La funzione di tale figura professionale però, ad oggi, non è chiara. Non è possibile dare un'unica definizione di agricoltura sociale, poiché in essa vi sono diverse prospettive, le quali prendono forma a partire dagli ambiti di riferimento e dalle persone destinatarie. È possibile quindi evidenziare tre macro aree tematiche: l'inclusione sociale e i percorsi di inserimento lavorativo di persone svantaggiate, la formazione e le attività co- terapeutiche; la relazionalità e i percorsi di creazione di legame sociale e di comunità. Queste premesse hanno portato a loro volta a suddividere l'agricoltura sociale in «specializzata» e «civica» e a voler indagare sulle pratiche, le relazioni, i limiti e le prospettive che un educatore incontra in queste realtà. La ricerca si è sviluppata in modalità qualitativa, attraverso delle interviste a degli esperti in materia, al fine di creare delle valide basi di fondamento su cui poggiare le teorie del presente lavoro. È stato dunque possibile analizzare il tema da più prospettive: quella politica, quella epistemologica, quella di un welfare generativo, quella economico agraria e, non per ultima, quella educativa- operativa. La tesi apre a riflessioni e stimoli su sistemi di welfare locale e sui percorsi professionali degli educatori in tale contesto.
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Informazioni tesi
Autore: | Elisa Nardin |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2015-16 |
Università: | Iusve- Istituto Universitario Salesiano- Mestre Venezia |
Facoltà: | Scienze dell'Educazione |
Corso: | Scienze dell'educazione e della formazione |
Relatore: | Giulio Antonini |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 55 |
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