Giulietta ama Romeo - Un percorso di variazioni da Shakespeare, Prokof'ev e oltre

Il lavoro di tesi svolto prevede la comparazione tra la commedia di Romeo e Giulietta rivisitata da altri autori.
La mia tesi di laurea verte su un’esperienza realmente vissuta in prima persona durante lo scorso anno, in ambito teatrale.
Ho sempre sognato di fare teatro, ma non ho avevo mai trovato l’occasione per farlo.
Ho deciso di intraprendere questo percorso per mettermi in gioco, per far emergere le mie emozioni, per autoregolarle e per sperimentare me stessa in campo artistico.
Penso che il teatro sia anche un buon metodo per educare e in quanto futuro educatore, mi piacerebbe lavorare nel teatro.
Il teatro, infatti, investe in maniera particolare sulla materia umana e, secondo me, è un modo valido per educare tutti.
Il teatro è veramente di tutti :motivo per cui ho intrapreso questo percorso in prima persona, perché ho voluto far capire che in teatro la diversità non esiste.
Ho lavorato con persone con disabilità e, da un punto di vista umano, la differenza non l’ho percepita.
Il teatro ha veramente una funziona catartica ; dal greco katharsis cioè purificazione, questa è realmente una sua caratteristica e l’ho sperimentato personalmente.
In un prossimo futuro mi piacerebbe unire la passione per l’arte, in questo caso del teatro, a quella dell’educazione, in quanto penso che questo connubio può risultare un valido metodo per attuare processi di crescita personale ed emotiva.
Grazie a una persona sono stata inserita in un progetto della Regione Sicilia che ha portato alla messa in scena dello spettacolo analizzato nella tesi, intitolato Giulietta ama Romeo e ideato da Alberto Cordaro.
Il saggio finale, andato in scena al Teatro Lelio di Palermo il 3 dicembre 2017, ha voluto vincere gli stereotipi sulla disabilità e ha dimostrato che anche persone con una qualche forma di patologia possono entrare a contatto con questa realtà.
Nell’ultimo capitolo della mia tesi ho dunque analizzato le tre riscritture più importanti di Romeo e Giulietta, iniziando da quella del famoso poeta e drammaturgo inglese William Shakespeare, per continuare con il balletto di Sergej Prokof’ev per poi finire con l’analisi dello spettacolo invece di Alberto Cordaro.
A Prokof’ev ho dedicato invece i primi due capitoli, analizzando la sua vita sia da un punto di vista biografico che da un punto di vista artistico.