Bulli e bullismo: società violenta?
l bullismo è un fenomeno analizzato in tutto il mondo per cercare di porre rimedio al suo dilagare. Esso è spesso confuso con la naturale instabilità della condotta dei soggetti in età evolutiva.Il termine bullismo, deriva dall’inglese bullying utilizzato intorno agli anni 70 per indicare il mobbing scolastico di un gruppo verso un coetaneo, ma fu Olweus un ricercatore norvegese che nel ‘74 si occupò del bullismo a seguito del suicidio di due studenti. In Italia, negli anni 90, Ada Fonzi, utilizzò il termine prepotenze, ma è un termine riduttivo perchè le prepotenze sono solo una componente del bullismo che è un fenomeno multidimensionale. Le caratteristiche che ci permettono di distinguere il bullismo da altre forme di violenza sono l’intenzionalità, la sistematicità e l’asimmetria dei ruoli. Gli attori del bullismo sono il bullo, la vittima e gli spettatori. Esistono tre tipi di bullo: il bullo pianificatore o proattivo, il bullo incendiario o reattivo, il bullo gregario. Il primo sceglie con cura la vittima, pianifica le sue prepotenze e utilizza l’aggressività in maniera strumentale per raggiungere uno scopo. Il secondo utilizza la sua aggressività in modo reattivo, risponde ad ogni cosa con la violenza, ha pochi amici e può diventare vittima egli stesso. Il bullo gregario non commette in prima persona le prevaricazioni ma spalleggia il bullo leader. Vi sono due tipi di vittima, quella attiva o irritante e passiva o timida. La prima ha un carattere irritante, non rispetta le regole e provoca gli attacchi degli altri diventando anche lei una vittima-bullo. La seconda invece ha scarse competenze sociali, vive sempre in solitudine e possiede tutte le caratteristiche per diventare la vittima ideale. Gli spettatori si dividono in sostenitori del bullo; difensori della vittima; maggioranza silenziosa. Olweus ha distinto il bullismo diretto da quello indiretto. Il primo si divide in fisico (calci, pugni, molestie sessuali etc..) e verbale (prese in giro, parolacce). Quello indiretto è spesso meno visibile perchè non lascia segni fisici e consiste dell’isolare la vittima, attraverso maldicenze e dicerie sul suo conto o sulla sua famiglia con lo scopo di rovinare la sua reputazione. Questo tipo di bullismo è spesso utilizzato dalla bulla, la cosidetta “ape regina”, che sa che in questo modo, può fare molto più male rispetto a quello fisico. Inoltre negli ultimi anni con la diffusione dei mezzi tecnologici è nata un’altra forma di bullismo, il cyberbullismo, che utilizza la tecnologia (cellulari e pc), per attuare le prepotenze. Il bullismo non è provocato da una singola causa, ma dall'accumularsi di numerosi fattori di tipo neurobiologico, familiare e sociale (modello cumulativo del rischio), come per esempio il temperamento del soggetto, l’aggressività, lo stile educativo genitoriale, l’interazione con compagni e insegnanti ecc. Sono moltissimi gli interventi che ci possono aiutare a fermare il bullismo, ma devono essere preventivi ed estesi a tutto il contesto di vita dei ragazzi. Sia la scuola che la famiglia devono intervenire nei tempi stabiliti, perchè se uno dei due non lo fa, gli sforzi si vanificano. Gli interventi devono favorire la consapevolezza e la conoscenza della problematica, stimolare l’assertività, la prosocialità, l’empatia, l’autostima, la gestione della rabbia, la gestione dei conflitti, per riuscire a modificare i comportamenti inadeguati sia del bullo che della vittima. I metodi che vengono utilizzati con maggiore frequenza sono il role play, il cooperative learning, la peer education, il parent training ecc. Spesso crediamo che la società non sia mai stata cosi violenta come adesso. Ma l’umanità ha sempre conosciuto la violenza con guerre, rivoluzioni, persecuzioni politiche, delitti etc. Solo che oggi, i moderni mezzi di comunicazione ci permettono di conoscere istantaneamente, tutti gli orrori del mondo, e i cronisti stanno bene attenti a farci sapere solo notizie cattive che amplificano la nostra credenza che la società sia violenta. La società, però, non nasce violenta, ma lo può diventare a causa di troppi errori educativi, di messaggi errati che fanno passare i mass media, dei modelli distorti che si hanno a disposizione. I bulli e le loro vittime sono una delle rappresentazioni dei problemi della nostra società. Sono ragazzi senza una guida autorevole sia in famiglia che a scuola, esposti a modelli reattivi disfunzionali, ragazzi che non vengono guidati nella formazione di una personalità efficace e quindi si pongono in maniera distorta. A nulla, però, servono punizioni sempre più severe, ma essi hanno bisogno di essere ascoltati, rispettati, consigliati senza giudizio sulla persona, e vogliono sentirsi soggetti degni di essere considerati e amati.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.
Informazioni tesi
Autore: | Milena Empolo |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2011-12 |
Università: | Università degli Studi di Messina |
Facoltà: | Scienze dell'Educazione |
Corso: | Scienze dell'educazione e della formazione |
Relatore: | Concetta Epasto |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 70 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
Aggressività e bullismo nel XXI secolo
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi